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Il trading post di James Bordeaux

A cura di Sergio Mura


Una spettacolare vista del trading post
Il piccolo e caratteristico trading post (stazione commerciale) di cui vi parliamo in questo articolo prende il nome da James Bordeaux, un commerciante molto attivo nel traffico di pelli di bufalo, di pellicce e di pony con gli indiani a partire dagli anni ’30 del XIX secolo. La postazione commerciale si trovava nelle vicinanze di Fort Laramie ed era stato interamente costruito nel 1837 e affidato a Bordeaux che ne fece uso per gli scambi con gli indiani Sioux del Nebraska nord-occidentale che portavano le loro merci sopracitate per scambiarle con perline, coperte, pistole e persino whisky.
Il trading post di James Bordeaux si trova in una grande depressione in pendenza su una terrazza naturale a pochi metri da Bordeaux Creek.
Il trading post fu costruito nell’autunno del 1837 su ordine di Frederick Laboue, un commerciante della American Fur Company, noto ai Sioux come “Grey Eyes”. La compagnia delle pellicce aveva appena acquistato Fort Laramie, sito un centinaio di miglia a sud-ovest, direttamente da William Sublette, e Laboue aveva ideato un sistema di piccole postazioni satellitari rispetto al forte e posizionate nei dintorni dei luoghi in cui gli indiani erano soliti trascorrere l’inverno al riparo dalle intemperie. In quel modo era possibile massimizzare gli scambi di pelli e pellicce ed altri oggetti.
Laboue affidò uno di questi piccoli trading post a James (Jim) Bordeaux, un francese del Missouri chiamato “L’orso” dagli indiani. Bordeaux si era sposato con due sorelle Brulè Sioux, il cui fratello, Swift Bear, era il capo di una banda chiamata “Corn”.
Successivamente l’esercito acquistò Fort Laramie dalla compagnia delle pellicce. Ciò accadde durante la Gold Rush (Corsa all’oro) della California, nel 1849. In quello stesso anno, Bordeaux si mise in affari per conto suo.


Lo scontro tra Crow e Sioux

Un memorabile incidente avvenne proprio nel 1849 quando un gruppo di guerra di guerrieri Crow attaccò e saccheggiò la mandria di cavalli di Bordeaux.
Un gruppo di guerrieri Sioux amici condotti da Red Leaf e Two Strikes riuscì a intercettare i Crow impegnandoli in una grande battaglia nei pressi di un punto di riferimento naturale del Nebraska nord-occidentale che ora porta il nome di Crow Butte.
La battaglia fu nei fatti abbastanza inconcludente, nel senso che non si contarono morti da nessuna delle parti, né si riuscì a recuperare il bestiame razziato. Viene ricordata solo l’uccisione da parte dei Crow di un pony dei Sioux. Quel combattimento prese il nome di Battaglia di Crow Butte.


Il maestoso Crow Butte – clicca per ingrandire

Successivamente all’abbandono del trading post, Bordeaux riuscì ad avviare un negozio, un ranch nei pressi di Fort Laramie e un ranch secondario a Chugwater Creek, nel Wyoming. Venne anche ingaggiato in qualità di interprete al Trattato di Laramie del 1868.
Suo figlio, Louis, si occupò di gestire il trading post di Bordeaux Creek negli anni successivi. Dopo la guerra civile, le condizioni nelle pianure settentrionali erano assai incerte per via delle guerre indiane e il commercio spesso degenerò nella vietatissima fornitura di armi di contrabbando agli indiani che si opponevano agli sforzi del governo per costringerli nelle riserve.
Nel 1872 Jim Bordeaux abbandonò le sue proprietà per trasferirsi a Fort Randall, nel Missouri, dove ottenne alcuni importanti contratti governativi per fornire fieno, legna da ardere e altri servizi all’esercito.
Morì di polmonite nel 1878 a 64 anni.


Uno scorcio dell’interno del trading post

Subito dopo la partenza di Bordeaux, Francis Boucher, genero di Spotted Tail, capo dei Brulè Sioux, si occupò del trading post di Bordeaux Creek. Probabilmente con il tacito supporto di Spotted Tail, Boucher, conosciuto come “Bushy” per gli indiani, si diede (anche lui!) al contrabbando di armi e munizioni ai guerrieri che lottavano contro l’esercito. E’ risaputo che alcune pistole e moltissime cartucce di questo trading post vennero ritrovate nei luoghi delle battaglie perse da Crook (al Rosebud) e da Custer (al Little Big Horn). Nell’agosto del 1876, le truppe americane catturarono Boucher con 40.000 pallottole e lo cacciarono dal trading post.
L’anno successivo, gli ultimi indiani liberi attraversarono il Canada o si arresero e furono trasferiti in riserve permanenti.
Il trading post sul Bordeaux Creek era già caduto definitivamente in rovina quando la ferrovia e le prime famiglie arrivarono nei pressi di Pine Ridge nel 1885.


Merci all’interno del trading post

La collocazione (utile alla ricostruzione, avvenuta nel 1956) del trading post crollato nel 1880 è stata certificata in modo definitivo da testimoni oculari tra cui Hudson Mead, il primo ispettore della contea, e da Welcome Naylor, figlio del primo “homesteader” sul Bordeaux Creek. Entrambi avevano visto le rovine crollare proprio nel 1880. Le indicazioni più sorprendenti, tuttavia, sono state tratte dai ricordi di Herbert e John Bissonette, i figli del commerciante di pellicce Joseph Bissonette, un commerciante concorrente e contemporaneo di James Bordeaux. Durante gli anni settanta dell’Ottocento, Joseph Bissonette aveva gestito un trading post in tutto simile a meno di un miglio di distanza. Le descrizioni dei fratelli Herbert e John Bissonette sono state preziosissime per la ricostruzione dell’interno del trading post di Bordeaux, con grande ricchezza di dettagli sugli scaffali, i banconi, le finestre e in generale gli arredi, spesso corroborati dalla documentazione archeologica.


Un’altra immagine del trading post sul Bordeaux Creek

Sebbene le pareti principali e i monconi dei supporti verticali fossero ancora in piedi, tutti i componenti in legno delle varie strutture si erano deteriorati oltre ogni possibilità di riutilizzo. I primi coloni della zona avevano persino rimosso alcune pietre dal camino! Tuttavia, le altre pietre del camino e le pietre della soglia d’ingresso sono quelle originali utilizzate nel 1837 e trovate sul posto nel 1956. Le pareti, di legno nativo tagliato a mano, seguono l’allineamento esatto di quelle originali, e tutte le parti di supporto e i montanti sono stati ricostruiti e dimensionati per adattarsi agli originali e sono stati ripristinati negli alloggiamenti originali.
I dettagli costruttivi includono pareti di tronchi tagliati a mano e un tetto a due spioventi coperto di zolle. L’edificio principale è incassato nel terreno fino alla grondaia. La terra degrada dall’edificio nell’angolo sud-ovest, consentendo un ingresso e diverse finestre.