Fragile. Reverendo nel West

Annata decisamente buona, questa, per la nostra passione western a tutto tondo. Eccoci, infatti, a presentarvi un nuovo libro, stavolta un romanzo. E’ scritto da un giovane talento, Giovanni Mattia, che alla sua seconda prova ha deciso di cimentarsi con il genere western a cui è legato da un grande affetto.
La storia si dipana negli Stati Uniti della seconda metà dell’800. La società sta cambiando, il mondo sempre più cinico e la Parola di Dio sempre più usata e abusata. A New York, il reverendo Enk Fragile, sente l’esigenza di intraprendere un nuovo cammino di fede e di vita. Si isolerà da tutto e da tutti sulle sponde del fiume più blues del mondo, il Mississippi. In seguito, dopo un decennio da eremita, ha bisogno di una nuova partenza. Un cammino nuovo, una sfida che rivoluzionerà la sua forma mentis: affrontare il mitico Wild West. E così, tra mandriani assassini, vecchi cowboy, biografi in cerca di storie da raccontare e amici che finiscono per rivelarsi traditori, vivrà la sua più grande avventura che cambierà il West e soprattutto cambierà lui.
Questo libro cattura fin dalla particolarità del titolo, “Fragile, reverendo nel west”, che racchiude in sé elementi apparentemente lontani tra loro.
A fine lettura, si può serenamente confermare di aver soddisfatto le aspettative iniziali, soprattutto nella singolarità dell’intreccio che si è rivelato essere coinvolgente e mai scontato.
Come abbiamo detto, la vicenda traccia i passi di un reverendo cattolico, Enk Fragile, e della sua ostinata, sebbene un po’ zoppicante, vocazione di evangelizzatore delle “anime dannate” del West.
L’autore ha inteso giocare con la tradizione fumettistica, cinematografica e letteraria del vecchio e selvaggio West, facendo spazio a forza di spintoni e sputi, tra i decadenti stereotipi del mandriano del bandito dell’oste, un elemento perturbante che, della sua missione, ha ben presente la sostanza ma non la forma ed è su quest’ultimo spunto che si aprono spiragli d’avventura pura, quasi sognante.
Nella finzione letteraria sottesa, pare che l’autore, appassionato, racconti a viva voce – quasi ci avesse (tutti noi lettori) riuniti in platea – un feuilleton da lui ritrovato in qualche soffitta logora.
A quanti non si fanno appassionare solo ed esclusivamente dalle storie di eroi, ma credono fermamente nell’uomo, fragile e forte, perché varia e contraddittoria è la realtà stessa, consigliamo la lettura di “Fragile, reverendo nel West”.

Intervista a Giovanni Mattia

Domanda: Come sei arrivato al genere western?

Risposta: Ricordo ancora quando da bambino mia mamma guardava i film di Sergio Leone: la maestosa “Trilogia del dollaro”, e come dimenticarsene. Ma quello fu un episodio sporadico, estemporaneo che, tuttavia, mi rimase impresso. Dopo anni, iniziò quel mondo a incuriosirmi sempre di più. Il mondo del West, con le sue consuetudini e le sue “non regole”, mi piaceva perché era capace di descrivere qualunque sistema politico, sociale, economico. In quel mondo ricco di eroi ma soprattutto di antieroi per il quale sentivo un’attrazione forte, pulsante. E fu così che iniziai la visione di film come “Mezzogiorno di fuoco”, “I cavalieri dalle lunghe ombre” e quel capolavoro che tanto ha creato e distrutto “I cancelli del cielo”. E infine i Fratelli Cohen così capaci di raccontare la ruralità e il mondo country e folk di una certa America mi hanno sempre più avvicinato al mondo del West.

Domanda: Per scrivere il tuo romanzo hai fatto uso di documentazione storica attraverso libri o attraverso internet?

Risposta: Iniziai a leggere su internet e a scovare storie (il vostro sito mi è stato di grande aiuto) davvero uniche e spesso “bellissime”. Un giorno scrissi senza pensarci il mio primo racconto Western: lo pubblicai su un forum che ai tempi frequentavo e piacque. Piacque e incuriosì e capii che il Western poteva darmi tanto. Iniziai a leggere Cormac Mccarthy e il suo mondo straordinario mi piacque. Cercai un luogo dove far vivere i miei personaggi e trovai Bodie: una delle Ghostcity più intriganti del mondo. Internet e libri, film e ricerche hanno portato alla creazione di “Fragile Reverendo nel West”.

Domanda: C’è un periodo della storia del west che ti attrae più di altri?

Risposta: Si. Il periodo che va dall’inizio della Guerra di Secessione fino alla fine del west (1890). E’ il periodo della grande confusione, della guerra tra sudisti e nordisti, dello sviluppo all’ennesima potenza delle armi e conseguentemente del mito della frontiera e della crescita e decadenza di tantissimi città del Vecchio West. Ma mi attrae moltissimo anche il tempo delle corse all’oro.

Domanda: Parlaci un pochino della scelta del protagonista del romanzo… E’ certamente una scelta originale e saremmo curiosi attraverso quale processo sei arrivato a individuare il sacerdote.

Risposta: Anche qui nasce tutto da un’intuizione. Mi incuriosì il titolo di un film comico anni 70’ con Gene Wilder “Scusi ma dov’è il West?” che parlava di un rabbino nel mondo del Far West. E allora mi venne l’idea: perché non far vivere un Reverendo cattolico nel mondo spietato e incredibile del Western? E così iniziai a scrivere e le parole si dipanavano una dietro l’altra e non mi fermavo mai. Il prete, la religione cattolica di sfondo, l’avventura, le peripezie che poteva far scontrare la rigida morale cattolica con quel mondo ribelle e assassino. Tutto in un grande e unico manoscritto. Ho evitato gli stereotipi cercando di racconta una storia di umani attraverso il protagonista e i suoi compagni di avventura. E “Fragile” è una chiave di lettura del Romanzo.

Domanda: Pensi di voler scrivere ancora qualcosa di genere western?

Risposta: Perché no. Credo che sia un genere che a me viene a tratti naturale trattare. Una buona storia da raccontare è tutto ciò che ci vuole e il mondo del Far West di storie ne ha tantissime e ripeto incredibilmente emozionanti. Penso alla storia del “Sentiero delle lacrime” e a tante altre che ognuno di noi dovrebbe conoscere. Di sicuro continuerò a leggerlo e a condividerlo. E state certi che non mancherà l’occasione di provare con un nuovo romanzo Western.

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