Butch Cassidy, il ritrovamento del pistolero

A cura di Arturo Zampaglione

Butch Cassidy
Quando i Sioux galoppavano ancora nelle praterie, le locomotive della United Pacific sbuffavano e i cercatori d’ oro partivano per l’avventura, Butch Cassidy era il bandito più temuto del West. Assaltava i treni, rapinava le banche, rubava mandrie di cavalli, in barba a sceriffi e agenti privati. Un giorno sparì, in compagnia dell’ amico Sundance Kid (Harry Alonzo Longabaugh). Si rifugiò in Sud America e anche lì continuò a spargere il terrore. Poi se ne perse ogni traccia. Chi diceva che era tornato in incognito negli Stati Uniti, a Spokane, conducendo una vita lussuosa e tranquilla. Chi invece giurava che era morto dopo una imboscata della polizia boliviana. Adesso, un gruppo di esperti americani afferma di aver risolto il mistero: in un piccolo cimitero nelle montagne andine, avrebbero trovato lo scheletro del bandito, assieme a quello del suo complice.
Clyde Collins Snow, dell’università dell’ Oklahoma, e Dan Buck, un assistente parlamentare che ha vissuto a lungo in Perù, sono andati sulle tracce di Butch Cassidy e Sundance Kid. Hanno consultato centinaia di vecchi documenti negli archivi delle società minerarie, nei consolati, negli uffici della polizia di vari stati sud-americani. E sono finiti a San Vincente, un paesino vicino a Tupiza, nella Bolivia, pieno di miniere abbandonate. In una piccola tomba senza nome del cimitero, grazie all’ aiuto degli abitanti del luogo, hanno trovato i resti di due uomini. Trasportati nei laboratori americani, sono ora l’oggetto di test sul Dna per una conferma definitiva, gli stessi utilizzati per il riconoscimento dei resti del nazista Josef Mengele. Ma i due americani non hanno dubbi: gli scheletri sono quelli di Cassidy e Kid.
“Negli archivi della polizia locale” ci dice Buck”abbiamo recuperato un rapporto dettagliato sulla vicenda della loro morte”. Spiega Snow: uno dei due teschi ha un buco di entrata sulla tempia destra e uno di uscita su quella sinistra; il secondo teschio ha la parte frontale spaccata, presumibilmente da un proiettile.
Che cosa è successo? I due malviventi sono stati feriti gravemente dalla polizia boliviana nel corso di una rapina agli uffici di una miniera. Senza più speranze, Cassidy avrebbe ucciso il suo compagno, per poi suicidarsi.
La nuova ipotesi “scientifica” corregge quella proposta da Hollywood nel film Butch Cassidy del 1969, diretto da George Roy Hill.


Butch Cassidy e Sundance Kid nella finzione cinematografica

Ricordate? Paul Newman nei panni del bandito, assieme a Robert Redford in quelli di Sundance Kid, sono spericolati e ironici rapinatori di treni e di banche, che vivono felicemente nel West, rifugiandosi dopo ogni colpo da una maestrina, Etta, innamorata di Kid e galantemente corteggiata da Butch. Ma la Union Pacific, obiettivo preferito dei due fuorilegge, si organizza e si fa proteggere da uno stuolo di mercenari, che in breve tempo li mettono alle strette, costringendoli a fughe disperate.
Così, Butch, Kid e la maestrina decidono di emigrare verso il Sudamerica. Ma la Bolivia non offre loro le possibilità del vecchio West. Etta viene rispedita a casa e i due si gettano in un ultimo colpo. Sono affrontati da un intero esercito, ma la loro fine è lasciata nel vago.
La storia “vera” sembra meno romantica di quella cinematografica, anche se non toglie nulla a Butch Cassidy e al suo mito.
Di sicuro, si sa che era nato a Beaver, nello stato dell’ Utah, il 13 aprile 1866. Si chiamava Robert Leroy Parker, prima del soprannome preso da Mike Cassidy, un altro epico bandito, da cui aveva imparato “l’arte” di rubare i cavalli e di vincere nei duelli. Tranne due anni da cowboy (1891-92) e due anni nella prigione statale del Wyoming, Butch aveva sempre preferito dedicarsi ad attività più redditizie, anche se meno oneste.
La sua specialità? I treni, specie quelli che trasportavano oro e paghe. Venivano bloccati in mezzo alle montagne e rapinati da cima a fondo. Butch agiva a volte da solo, più spesso con i suoi complici del cuore, prima Elzy Lay, finito in prigione nel 1899, poi con Harry Longabough, soprannominato il Sundance Kid, il ragazzo della danza del sole.
Sundance Kid
Sulle sue tracce, arrivarono gli agenti della Pinkerton.”Chi sono questi signori?” chiede più volte Butch a Kid nel film con Redford e Newman. Creata da uno scozzese emigrato a Chicago a metà del secolo per motivi politici, la Pinkerton era la più grande agenzia di detective privati, sopravvissuta fino al 1989, quando fu comprata dalla Cpp (California plant protection).
Gli uomini della Pinkerton obbligarono i due a fuggire a New York nel 1901 e dopo pochi mesi in America nel Sud. Tra il 1902 e il 1906, gestirono un ranch nella provincia di Chubut, in Argentina. Poi ritornarono al vecchio mestiere del bandito. C’ erano voci sulla loro morte nelle montagne boliviane nel 1908. Ma non erano confermate, e questo lasciava margine a ipotesi fantasiose.
Adesso, la scoperta dei due antropologi americani risolve il mistero. L’ ipotesi del doppio suicidio è senza dubbio un po’ cruenta, ma non impedisce a Butch Cassidy di conservare il suo posto nella epopea della frontiera del West.

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