Hostiles


Hostiles, un film godibile, ma troppo carico di riferimenti sociologici

Hostiles è un nuovo film western ambientato nel 1892. Il film racconta la storia di un leggendario capitano dell’esercito che accetta di scortare un capo Cheyenne e la sua famiglia fino alle terre della sua tribù. Nel viaggio da un isolato avamposto dell’esercito in New Mexico fino alle praterie del Montana, i due ex nemici incontrano una giovane vedova la cui famiglia è stata assassinata. Insieme, devono unire le forze per sconfiggere il paesaggio spietato e le ostili tribù Comanche che incontrano lungo il cammino.
Rosamund Pike, trentottenne attrice inglese, dice: “Il film credo abbia un messaggio ottimistico: ci può essere comprensione se non perdono e sicuramente un modo per instaurare una relazione, per mettersi all’ascolto. Se si prova solo paura non si riuscirà mai a conoscersi veramente.”


Una scena del film

Il film è stato presentato in anteprima mondiale il 2 settembre 2017 al Telluride Film Festival. Successivamente è stato proiettato al Toronto International Film Festival. Hostiles è stato scelto come film di apertura della dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Il film è ambientato in un delicato momento storico, la fine della frontiera. In una fase di passaggio come quella che segnò la fine formale della divisione tra territori da colonizzare e territori colonizzati e la fine della rivoluzione rurale con l’avvio dell’imminente rivoluzione industriale, a scomparire non fu solo il confine fisico, ma si cominciò anche ad indebolire la polarizzazione tra amico e nemico che aveva governato i rapporti tra sergenti e indiani. Il Nuovo Mondo avanzava e quale momento migliore per lasciarsi alle spalle una Guerra che aveva prodotto vittime e orrori da entrambe le parti? In Hostiles tutti i personaggi in campo vivranno una radicale trasformazione resa credibile e avvincente dal racconto di un’epica universale, violenta, efferata ma appassionante.


Scenari bellissimi

Non un trionfo della violenza pura come in un western spietato, ma piuttosto un’esibizione della violenza motivata dal messaggio finale che si vuole raccontare.
Scott Cooper struttura il suo western proprio come aveva modellato il precedente Il fuoco della vendetta, a sua volta una sorta di western di ambiente minerario: ovvero mette al centro della trama un bravo Cristo (termine scelto non a caso) appoggiando il peso della sua coscienza sulle eroiche spalle di Christian Bale.
Christian Bale, nei panni di un uomo rude, granitico, scalfito dall’odio e della violenza, dà una prova d’attore emozionante.
Il film è complessivamente godibile, ma a patto di non farsi influenzare dai mille messaggi troppo moderni che la regia ha provato a imporre a noi che vogliamo semplicemente vedere un buon western. Tra l’altro è fin troppo evidente che il grande “senno” che anima il film è posticcio in quanto impensabile al tempo in cui si muovono i protagonisti.

Il primo trailer è stato diffuso il 5 settembre 2017.

Genere: Western
Anno di uscita: 2017
Regia: Scott Cooper
Attori: Christian Bale, Rosamund Pike, Peter Mullan, Ben Foster, Jesse Plemons, Stephen Lang, Paul Anderson, Q’Orianka Kilcher, Rory Cochrane, Timothée Chalamet, Scott Wilson, Tanaya Beatty, Adam Beach, Wes Studi, Bill Camp
Paese: USA
Durata: 127 Min
Distribuzione: Notorious

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