Fort Sumner e la tomba di Billy The Kid

A cura di Omar Vicari


La morte di Billy The Kid – clicca per INGRANDIRE
Nell’ottobre 1862, il Congresso degli Stati Uniti autorizzò la costruzione di Fort Sumner nel New Mexico con lo scopo di proteggere i coloni della Pecos River Valley dalla scorribande degli Apache Mescalero, Kiowa e Comanche. Il forte prese il nome dal Gen. Edwin V. Sumner.
Contemporaneamente fu creata la Riserva di Bosque Redondo, una località posta lungo il fiume Pecos, nella quale avrebbero dovuto vivere insieme Mescalero e Navajo. L’intenzione del Congresso era quella di trasformare i componenti delle due tribù in agricoltori, una cosa molto lontana dalla loro cultura.


Truppe unioniste a Fort Sumner negli anni della guerra civile

Nel 1867 la produzione del grano fu quasi nulla e pertanto sia il Forte che la Riserva si rivelarono un fallimento. Nel 1869 Il Forte fu abbandonato e venduto al proprietario terriero Lucien Bonaparte Maxwell.
Tra il 1862 e il 1868 nel cimitero del Forte c’erano 22 tombe, occupate da 21 soldati e un civile.
La mattina del 15 Luglio 1881, nel vecchio Fort Sumner, Minor Rudulph, il pubblico ufficiale incaricato dell’inchiesta, ispezionò il corpo di un giovane presso il locale del fabbro, un giovane ucciso la sera del giorno precedente da un proiettile entrato nelle parte sinistra del petto.
Lucien B. Maxwell
Quel giovane rispondeva al nome di Henry Mc Carthy, meglio noto con l’alias di Billy Bonney, alias Billy The Kid. Il proiettile partì dalla pistola dello sceriffo della Contea Pat Garrett e il caso fu chiuso con il termine di “omicidio giustificabile”.
Il corpo del Kid fu preparato per il funerale da Deluvina Maxwell. Billy fu vestito con un completo beige e un paio di calze ai piedi.
Pat Garrett pagò le spese per il vestito. Jesus Silva, uno degli abitanti del Forte, raccontò quello che avvenne dopo.
“Alle 10 del mattino seppellimmo il corpo di Billy nel piccolo cimitero attiguo al vecchio forte, accanto ai corpi dei suoi amici Charlie Bowdre e Tom O’Folliard morti per mano degli uomini di Garrett tempo prima. Io portavo a spalla la bara di Billy quella mattina. Seppellimmo il Kid in una tomba che era stata scavata da Vincente Otero. Tutte le persone che vivevano al Forte parteciparono al funerale del Kid.
Deluvina Maxwell nel 1927
Dieci giorni dopo la sepoltura del Kid, il “Las Vegas Daily Optic” se ne uscì con un articolo che ebbe l’effetto di una bomba:
“L.W. Hale, uno stimato amico del giornale, ci ha inviato il dito indice del famoso bandito, quello della mano che ha spedito più di un anima alla vita eterna. Il reperto anatomico risulta ben conservato in alcool ed è stato visto da molti dei nostri colleghi. Se l’afflusso di curiosi continuerà, istalleremo una tenda con biglietti omaggio per i nostri amici”.
Per contro, lo sceriffo Pat Garrett, disgustato dalle macabre affermazioni del giornale, rilasciò la seguente dichiarazione:
“Ho detto che il corpo fu sotterrato nel cimitero del Fort Sumner e che a tutt’oggi si trova là intatto con il cranio, le dita delle mani e dei piedi, le ossa e i capelli nonostante stupidi articoli sui giornali”.
Anche il Deputy Sheriff John W. Poe rimase disgustato: “La storia che noi abbiamo tagliato e portato via il dito del Kid è assurda. Il pensiero di tale fatto non è mai entrato nella nostra mente”.


Minor Rudulph, il funzionario che ispezionò il corpo del Kid
– Jesus Silva, amico del Kid

Jesus Silva raccontò ancora che Pete Maxwell, quel giorno, incrociò due legni formando una croce incidendoci a crude lettere: Billy The Kid, 14 Luglio 1881.
Subito dopo, quei due legni improvvisati, furono sostituiti da una croce con la stessa scritta dell’originale. Quella croce fu poi crivellata dai proiettili sparati da alcuni soldati ubriachi.
La croce del Kid crivellata di proiettili
Dieci giorni dopo la sepoltura del Kid, il “Las Vegas Daily Optic” se ne uscì con un articolo che ebbe l’effetto di una bomba:
“L.W. Hale, uno stimato amico del giornale, ci ha inviato il dito indice del famoso bandito, quello della mano che ha spedito più di un anima alla vita eterna. Il reperto anatomico risulta ben conservato in alcool ed è stato visto da molti dei nostri colleghi. Se l’afflusso di curiosi continuerà, istalleremo una tenda con biglietti omaggio per i nostri amici”.
Per contro, lo sceriffo Pat Garrett, disgustato dalle macabre affermazioni del giornale, rilasciò la seguente dichiarazione:
“Ho detto che il corpo fu sotterrato nel cimitero del Fort Sumner e che a tutt’oggi si trova là intatto con il cranio, le dita delle mani e dei piedi, le ossa e i capelli nonostante stupidi articoli sui giornali”.
Anche il Deputy Sheriff John W. Poe rimase disgustato: “La storia che noi abbiamo tagliato e portato via il dito del Kid è assurda. Il pensiero di tale fatto non è mai entrato nella nostra mente”.


John W. Poe seduto alla sinistra di Garrett


La stella d’oro consegnata a Pat Garrett come ricompensa per l’uccisione del Kid.

Subito dopo il funerale del Kid, in serata, Paulita Maxwell e Pete Maxwell, suo fratello, si ritrovarono in casa insieme. Era tardi, e la conversazione inevitabilmente cadde su Billy.
Paulita disse che c’era silenzio in giro, come se qualcosa dovesse accadere.
“All’improvviso sentimmo uno strano rumore di passi. Io fui presa dall’emozione e dalla paura. Il Kid era stato ucciso nella stanza da letto attigua e il rumore che sentimmo era spettrale. Ad un tratto cessò e poi ricominciò ancora come se qualcuno stesse camminando senza scarpe sul pavimento”.


Paulita Maxwell Pete Maxwell

Pete Maxwell disse che aveva sentito quegli stessi rumori poco prima, pensando che fosse il fantasma del Kid. Paulita rise perché disse di non credere ai fantasmi. Il fratello la sfidò a ripeterlo sulla tomba di Billy. Dopo un primo rifiuto, Paulita acconsentì dirigendosi verso il cimitero. Era quasi mezzanotte.
Dopo una lunga attesa in cui non successe nulla, Paulita tornò verso casa portando con se la rozza croce che era stata posta sulla tomba di Billy. La stessa croce fu riportata sulla tomba il giorno successivo.
Nel Gennaio 1882, circa sei mesi dopo la morte del Kid, il Las Vegas Daily Optic pubblicò il resoconto di un visitatore al vecchio Fort Sumner:
“Nella parte sud-ovest del vecchio e decadente forte, si trovano le tombe circondate da quella che una volta era un muro di adobe. Siamo entrati dal lato nord passando per un cancello ormai in rovina. Alla sinistra, nell’angolo nord-est, ci sono le tombe di quattro razziatori, Grant (ucciso dal Kid), Farris (ucciso da Barney Mason), Charlie Bowdre e Tom O’Folliard, uccisi da Garrett. Quella di Bowdre mostra segni di scavo, forse di qualche coyote. A destra dell’entrata si trova la tomba di Billy The Kid segnata da una semplice tavola con le lettere inscritte: Billy The Kid”.


Tomba di Pete Maxwell nel cimitero di Fort Sumner

Il 15 Gennaio 1884, Lucien Maxwell e suo figlio Pete Maxwell vendettero la maggior parte delle loro terre compreso ciò che restava di Fort Sumner.
I nuovi proprietari richiesero che gli abitanti del vecchio forte lasciassero le loro case e questo portò all’abbandono del forte come insediamento.
Il 21 Giugno 1898, Pete Maxwell (nella sua casa fu ucciso il Kid) morì all’età di cinquant’anni.
Fu sepolto nel vecchio cimitero di Fort Sumner il giorno successivo.
Nel 1901, lo scrittore western Emerson Hough scriveva che Pat Garret a quel tempo viveva a Las Cruces (New Mexico) e che la tomba del Kid si trovava proprio a Las Cruces.
Hough sbagliava certamente il posto e solo dopo quattro anni riconosceva l’errore.
Nell’Ottobre del 1904, il fiume Pecos esondava sommergendo Fort Sumner e il cimitero attiguo.


Mappa delle sepolture a Fort Sumner: n° 28(tomba del Kid), n° 29 e 30(Bowdre e Folliard)

Questo portò all’ipotesi, secondo alcuni scrittori, che la tomba del Kid, come quelle di altri, fosse stata travolta dalla piena delle acque e che la stessa, dopo il reflusso delle acque, non potesse più essere ritrovata.
Nel 1905, in ottobre, Emerson Hough cercò Pat Garrett per un intervista su Billy The Kid. I due divennero buoni amici e Garrett si disse disposto ad accompagnare lo scrittore nei posti dove lui e il Kid avevano cavalcato.
Il 25 Ottobre 1905, i due uomini raggiunsero Fort Sumner. Guardando il posto, Garrett disse:
“Il vecchio Fort Sumner, un tempo una famosa postazione militare, ora è soltanto un’insieme di rovine.”
Garrett, dopo vari tentativi, riuscì a localizzare il luogo dove una volta c’era la casa di Pete Maxwell:
“Questo è il posto dove Pete dormiva e dove io ho sparato al Kid. Ecco, indicando le fosse, Garrett aggiunse: noi li seppellimmo qui, la prima tomba è quella del Kid, quella vicina è Bowdre e poi ancora quella di Folliard.”
Garrett si meravigliò che dopo circa venticinque anni la tomba del Kid fosse ancora priva di un segno di riconoscimento. La croce, bucata dai proiettili dei soldati ubriachi era stata col tempo rubata.
Ma non sarebbe stata neanche l’ultima volta.


Secondo marker apposto sulla tomba del Kid (in sostituzione della croce rubata)

Nel Dicembre 1905, poche settimane dopo la visita di Garrett e Hough alla tomba del Kid, l’amministrazione dei cimiteri militari del New Mexico dispose la chiusura di quello di Fort Sumner. Le ventuno tombe dei soldati presenti ancora là, furono trasportate nel cimitero nazionale di Santa Fe.
Le tombe dei militari non subirono devastazione quando nel 1904 il fiume Pecos esondò, segno evidente che neanche le tombe di Billy, Bowdre e Folliard subirono la furia del fiume.
Nel 1924, lo scrittore western Fred E. Sutton arrivò a Fort Sumner in cerca di informazioni sulla vita del Kid.
Sutton cercò Deluvina Maxwell che viveva in una casa di adobe vicino al vecchio forte.


Deluvina Maxwell

La donna, ritratta nella foto ormai anziana, fu felice di mostrare allo scrittore la tomba del “suo caro boy-friend”, ridotta a un desolato pugno di terra bruciata dal sole con le sterpaglie attorno.
Deluvina Maxwell era una donna Navajo. All’età di nove anni, fu rapita dagli indiani Ute e resa schiava. Riscattata da Lucien B. Maxwel, visse con la sua famiglia sino alla morte avvenuta nel 1927.
Nel 1926, il famoso scrittore Walter Noble Burns pubblicò “The Saga of Billy The Kid”, un libro che ebbe un notevole successo, scritto dopo numerose interviste con persone che avevano conosciuto il Kid, come Yginio Salazar e Paulita Maxwell, sorella di Pete Maxwell.
Dopo la pubblicazione del libro di Noble Burns, un giornale pubblicò un articolo in cui si scriveva che molti turisti si recavano sul posto alla ricerca della tomba del Kid senza però riuscire a trovare l’esatta posizione dato che non c’era nessuna croce o pietra che potesse identificarla.


La pietra tombale unica

L’aumento dei turisti, ai quali Noble Burns unì la sua voce, fece si che si ponesse il problema di identificare la tomba.


Yginio Salazar, l’amico che levò i ceppi al Kid a Lincoln dopo ‘uccisione di Olinger

Nel 1927, qualcuno effettivamente pose una pietra, però nel posto sbagliato. Per ironia della sorte, la pietra tombale fu posta forse sulla tomba di Joe Grant, una delle vittime della pistola del Kid, o forse su quella di Bowdre, oppure Folliard.
Onde evitare ulteriori errori, si pensò di erigere un’unica pietra tombale con i resti di Billy, Bowdre e Folliard insieme.
Paulita Maxwell, l’unica “girl-friend” di Billy
Nel 1930, in Aprile, quattro uomini, inclusi i tre che avevano conosciuto il Kid, si radunarono presso il forte per localizzare definitivamente la tomba del Kid ed erigere il monumento che ancora oggi esiste: Vincent Otero, Paco Anaya, Jesus Silva e Charlie Foor.
Paco Anaya si trovava a Fort Sumner la notte del 14 Luglio quando Billy fu ucciso. Il Kid si fermava spesso presso il ranch di Anaya a poche miglia dal vecchio forte. Più tardi avrebbe pubblicato un articolo su un giornale col titolo: “I buried Billy”.
Anche Jesus Silva si trovava a Fort Sumner quella tragica notte e fu presente al funerale il giorno successivo.
Anche Vincente Otero, un impiegato di Pete Maxwell, si trovava a Fort Sumner quando il Kid fu ucciso. Presenziò al funerale e scavò personalmente la terra dove fu deposta la salma di Billy.
Charlie Foor non era presente al funerale di Billy, ma venne ugualmente a Fort Sumner dove si costruì una casa pochi mesi dopo.
Senza gli uomini che sono stati menzionati, sarebbe stato impossibile trovare altri testimoni dopo le morti di Pete Maxwell, Paulita Maxwell e Deluvina Maxwell (Paulita morì nel 1929, Deluvina nel 1927 e Pete Maxwell nel 1898).


A.P. Paco Anaya, amico del Kid nel 1931, nel 50° della sua morte – Charlie Foor sul luogo della tomba di Billy

Il 12 Ottobre 1930, la Metro Goldwyn Mayer realizzò il film BILLY THE KID diretto e prodotto dal regista King Vidor.
JohnMack Brown interpretava la parte di Billy, mentre Wallace Beery quella di Pat Garrett.
Molte delle scene furono girate nei posti in cui si svolsero i fatti.
La prima visione del film fu data in Las Cruces (New Mexico) al Rio Grande Theater e fu un successo incontenibile. Il film contribuì a ingigantire la leggenda del Kid cucendogli addosso la fama del più famoso “gunman” del West.


Il Rio Grande Theatre a Las Cruces dove fu dato il film

Nel Febbraio 1931, una pesante pietra di granito con i nomi scolpiti, fu posta sopra i resti di Billy, Bowdre e Folliard nell’esatto punto localizzato da Anaya, Silva, Otero e Charlie Foor.
La permanenza della pietra tombale sopra i resti del Kid e dei suoi amici fece di Fort Sumner una destinazione turistica. La tomba fu visitata da attori famosi del tempo quali Douglas Fairbanks Senior e John Mack Brown che ne interpretò la parte.
La pietra tombale purtroppo fu presto fatta segno di atti vandalici. Molti turisti infatti si portarono a casa pezzi della pietra come souvenir.
Il 23 marzo 1940, una piccola pietra dedicata al solo Billy fu posta accanto a quella principale. La pietra fu donata da John N. Warner.


La pietra donata da Warner accanto alla principale

Era destino che la tomba del Kid non trovasse pace. Infatti, la piccola pietra di marmo donata da John Warner fu rubata nel 1950. Solo dopo ventisei anni la piccola pietra tornerà al suo posto.
Nel 1975, Mr. e Mrs Branham di Granbury nel Texas, visitando il Fort Sumner Museum, dissero confidenzialmente all’impiegata del museo Sophie Essinger di sapere dove si trovava la pietra rubata.
La pietra in questione si trovava a Granbury, nascosta in un vecchio magazzino che Mr. Branham, inconsapevole della cosa, aveva venduto a Gaylan Wright, un suo vicino.
Sophie Essinger si precipitò a Granbury e confermò l’autenticità della pietra.
Il 15 Maggio 1976, Joe Bowlin, il proprietario del Fort Sumner Museun raggiunse Granbury in macchina e tornò con la pietra ricollocandola accanto alla tomba del Kid.
Nel Febbraio 1981, la piccola pietra di marmo sparì di nuovo. Qualcuno telefonò alla polizia locale dicendo che un camionista di passaggio aveva rubato la pietra. Il camionista in questione fu identificato in Walter Nicolson di 23 anni. Il ragazzo la teneva nascosta nella sua camera da letto.
Ora a corollario dell’articolo sorge spontanea la domanda: la tomba di Billy e dei suoi amici si trova nel posto originale in cui furono interrati i corpi?
L’attuale locazione delle tombe, si basa sulla mappa redatta da Charles W. Dudrow e su ciò che hanno detto Paco Anaya, Jesus Silva, Vincente Otero e Charlie Foor che vagliarono il posto nel 1930.
Subito dopo la morte del Kid, la leggenda iniziò a prendere il sopravvento sulla realtà. Si sparse la voce che il Kid non era morto e che Pat Garret aveva ucciso un’altra persona.
In una anonima lettera spedita nel Giugno del 1926 alla New Mexico Historical Society, c’era scritto che il Kid era vivo e vegeto.
Ancora, un’altra persona, Manuel Taylor asserì di aver incontrato il Kid a Guadalajara in Messico nel 1914. L’uomo disse che Billy si era sposato e che aveva una famiglia.
Un altro ancora, tale Leland V. Gardiner disse che credeva di aver visto il Kid e che viveva in un ranch isolato distante 500 miglia da El Paso.


Il libro dal quale è tratta questa storia e da cui son tratte le molte inedite fotografie che vi proponiamo

Per contro, Walter Noble Burns, che scrisse “The Saga of Billy The Kid”, in un telegramma all’Albuquerque State Tribune, disse che a Fort Sumner c’erano almeno tre persone ancora viventi che avevano conosciuto il Kid e avevano visto il suo corpo morto sul pavimento della casa di Pete Maxwell: Manuel Abreu, Deluvina Maxwell e Paulita Maxwell.
Paco Anaya, un altro autorevole testimone, affermò che non potevano esserci errori, che il Kid era morto davvero quella notte. Anaya aggiunse anche che tutti i residenti di Fort Sumner videro il Kid morto.
A dispetto dei testimoni oculari, la storia che il Kid non era morto per mano di Pat Garrett è continuata per anni ancora e forse è vero che quando la leggenda incontra la realtà, vince la leggenda.

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