Buffalo Bill e il cinema

A cura di Daniele Cazzola


Buffalo Bill al lavoro per il film Indian War Pictures – clicca per INGRANDIRE

L’intenzione di Cody di creare e disseminare ricordi di guerra prese una svolta sorprendente sul finale della sua vita. Nel 1913 egli produsse un ambizioso film, Indian War Pictures, che ripropose battaglie dalle tre campagne di guerra indiane, il tutto nei luoghi originali e con la partecipazione di molti sopravvissuti. Questa impresa trasportò l’impulso del Wild West di Buffalo Bill nell’era del cinema.
In questo filmato egli riproduce lo spirito dei suoi spettacoli, risultando allo stesso tempo reale e “da fiction”. Cody sperimentò molte nuove tecnologie durante i suoi show: illuminava elettricamente le sue arene dal 1893 e durante la stagione del 1894 a Brooklyn, lui e Salsbury contrattarono con la “Edison Illuminating Company” per l’installazione di una piccola centrale elettrica negli accampamenti dei loro show.

Probabilmente in questa occasione egli e i protagonisti dei suoi spettacoli visitarono il laboratorio di Edison e si fecero filmare grazie alla sua nuova invenzione del kinetoscopio mentre usavano il lazo, Annie Oakley durante il suo numero di tiro al bersaglio e altri momenti come la “Sioux Ghost Dance”, “Indian War Council”, “Buffalo Dance”, tutti per pubblicizzare l’invenzione di Edison. Il tutto nel periodo estivo-autunnale.
Negli anni seguenti molti filmati riportarono scene degli spettacoli del Wild West e nel 1910 la “Buffalo Bill and Pawnee Bill Film Company” produsse tre raccolte di filmati sempre sullo stesso genere.


Una scena tratta dallo show

Nonostante questi filmati servissero a mostrare e documentare i fatti fini a sé stessi, presto apparve chiaro a Cody e agli altri che il cinema avrebbe potuto anche raccontare le storie delle guerre indiane direttamente, diventando cosi un ottimo metodo per rappresentare sia scene di finzione che avvenimenti reali. Fu così che nel 1912 egli produsse “The Life Of Buffalo Bill”, cortometraggio che mostrava Cody in una rappresentazione delle sue avventure di gioventù. Il film iniziava con Cody a cavallo lungo una ferrovia: egli dimostrava qui la sua abilità nel cavalcare. La scena successiva lo vedeva smontare da cavallo e coricarsi per dormire e i sottotitoli che annunciavano: “Un sogno dei suoi giorni di gioventù”.
In quel momento un attore, nel ruolo di Cody da giovane, recitava in scene prese direttamente dai suoi spettacoli come gli indiani che attaccano un vagone ferroviario, Buffalo Bill che sventa un attacco alla diligenza e cattura i banditi, il famoso duello tra Mano Gialla e Buffalo Bill, ecc. Il film finisce poi con il Cody vecchio che si risveglia dai suoi sogni, risale a cavallo e se ne va via.


Buffalo Bill durante le riprese

Nel momento in cui Cody fece “The Life Of Buffalo Bill” il tema Western era già molto diffuso, in quanto più del venti per cento dei film prodotti in America erano western. Sicuramente se questo genere ebbe cosi tanta diffusione (nel 1912 i western prodotti in America erano già più di settanta) questo lo si deve moltissimo anche agli spettacoli del Wild West Show di Cody che la gente aveva seguito e continuava a seguire con tanto interesse.
Il film “The Life Of Buffalo Bill” fu il primo film che vedeva Cody in persona come protagonista e mostrava a tutti due tecniche molto innovative e personali che il suo produttore aveva sviluppato: la rappresentazione di eventi western in forma di ricordi (il sogno) e la garanzia di autenticità degli stessi data dalla partecipazione di reali protagonisti degli eventi (in questo caso sé stesso e gli indiani della sua compagnia). Come nei suoi spettacoli, anche qui la figura di Buffalo Bill “apriva” e “chiudeva” gli eventi, dando cosi uno stampo storico e di veridicità alle rappresentazioni.

Il film seguente “Indian War Pictures” portò avanti l’idea che già era presente in “The Life Of Buffalo Bill” e gli fece fare un ulteriore passo in avanti. L’idea di Cody fu quella di creare un filmato “storicamente corretto” sulle guerre indiane con l’aiuto di alcuni vecchi amici dell’esercito, come il generale Nelson Miles, il maggiore Jesse M. Lee, il maggiore Charles King, il brigadiere Marion Maus e il brigadiere Frank Baldwin. A differenza del precedente film, in quest’ultimo tutte le parti venivano recitate da veri partecipanti degli eventi narrati. Siccome questo si traduceva nel vedere ad esempio un ormai 67enne Cody compiere azioni fatte all’età di trent’anni, si può ben capire l’intenzione di Cody di abbandonare le abitudini del mondo del cinema a favore di una maggiore accuratezza storica. Nella scena in cui l’ormai anziano Buffalo Bill tiene in mano lo scalpo di Mano Gialla, l’effetto per la gente che guardava il filmato era quello di vedere un fatto reale ed essi non pensavano più “quello è il vero protagonista”, ma soprattutto “ecco come deve essere andata realmente”.


Buffalo Bill e Pawnee Bill lavorarono insieme

Fu però probabilmente anche questo suo preferire l’aspetto storico rispetto a quello romanzato del racconto anche in parte costruito che portarono il film ad essere dimenticato velocemente e non più proiettato. L’idea di ricreare i momenti di guerra indiana era anche vincente, ma i problemi erano gli stessi che avevano accompagnato Buffalo Bill per anni durante i suoi spettacoli quando egli aveva dovuto cercare permessi dal Segretario degli Interni, dal Commissario per gli affari indiani, dai segretari di guerra e dall’esercito; aveva dovuto procurarsi i cavalli, l’equipaggiamento, uno staff di supporto, i partecipanti agli show e pubblicizzare il tutto. Egli inoltre dovette sempre cercare i soldi per queste pubblicità ed è molto importante realizzare che il suo progetto di fare film iniziò proprio quando egli aveva i problemi finanziari più grossi: lo show dei due Bill (“the Two Bills Show”) fu costretto a terminare con una dichiarazione di bancarotta, le sue proprietà furono ipotecate ed egli fu quasi costretto a iniziare a girare con il tour del circo “Sells-Floto”.
Cody era disperato e voleva recuperare la sua situazione finanziaria e il rispetto per sé stesso. Il suo progetto del cinema aveva incorporato tutti quegli aspetti del Wild West Show che non aveva potuto sviluppare durante gli spettacoli del suo circo: la rappresentazione di scene di guerra vera e propria, la garanzia di autenticità dei fatti, la partecipazione con generali di guerra e capi indiani.

Questo progetto gli aveva inoltre dato la possibilità di pagare quegli attori indiani che non aveva potuto pagare dopo la chiusura del “Two Bills Show”. Cody chiese aiuto economico a Harry Tammen, nonostante quest’ultimo fosse stato responsabile di aver costretto Cody a dichiarare bancarotta in precedenza. Tammen con l’intento di ricavarne il maggior profitto possibile dall'”unione” con Buffalo Bill, lo aiutò a sottoscrivere la produzione e a garantirgli di poter fare il film trovando l’appoggio della Essaney Film Company Of Chicago, che diede un nuovo apporto alla popolarità del genere Wild West aumentandone la qualità.
I problemi arrivarono quando Cody decise di girare scene della Battaglia di Wounded Knee nel 1913. Egli non l’aveva mai rappresentata nei suoi spettacoli per diversi motivi: perché era ancora recente (1890), non riguardava una guerra tra due fazioni che si incontrano in un campo di battaglia neutro, ma bensì le cerimonie religiose e il massacro di donne e bambini Sioux da parte dell’esercito degli Stati Uniti… insomma tali ricordi erano ancora troppo freschi nella mente degli stessi partecipanti ai suoi show. Per tutte queste ragione quando egli decise di costruire un film su questi eventi e riportò gli indiani e suoi collaboratori sul luogo del massacro fu molto discusso e ruppe l’equilibrio tra finzione e memoria che con il suo show aveva mantenuto per trent’anni.

Si ruppe qualcosa addirittura tra Cody e i suoi vecchi amici dell’esercito che recitavano nei suoi film, specialmente con il Generale Miles, amico di una vita con il quale i rapporti non si riallacceranno più.
Il film dava molti segnali di incoerenza rispetto alle idee sempre presentate nel Buffalo Bill’s Wild West Show e fu costruito in tanti formati, di tante lunghezze diverse e con molti titoli come: Last Indian Battles (le ultime battaglie indiane), Indian Wars (guerre indiane), Buffalo Bill’s War Pictures (immagini di guerra di Buffalo Bill), ecc.
Inutile dire che ricevette moltissime critiche.
Dopo non molto però, nonostante i tentativi dei produttori di rinnovarlo o di riproporlo anche dopo la morte di Cody nel 1917, il film venne dimenticato. Prima di morire Cody fece altri spettacoli girando con il circo Sells-Floto ma questi avevano ormai perso la magia di un tempo.

Indian War Pictures mostrava spettacoli troppo dolorosi per essere diffusi: la brutalità della guerra, il panico dipinto sul viso delle vittime, e le pretese di un vecchio uomo di ricatturare la sua gioventù ormai passata; ma soprattutto faceva riaffiorare le troppe colpe del governo americano verso i nativi. Questo non poteva essere sopportato dall’opinione pubblica statunitense dell’epoca; forse per questo motivo la preziosa pellicola risulta ancor oggi “introvabile” o “perduta”; solo qualche frammento di questo film,(in origine di 66 min. e.) è stato recentemente recuperato.

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