Piombo, polvere e sangue (recensione completa)

A cura di Sergio Mura

Quando la storia, quella vera, intreccia la sua pista con la leggenda, in genere si fa un silenzio inquietante e poi volano confetti di piombo. Già… perché la leggenda non sopporta di essere ripresa e corretta dalla storia; la leggenda vuole vivere così, in un soprassalto di gaia fantasia in cui tutto si scompone e si ricompone intorno ad un nocciolo di verità a cui si aggiunge quel che si vuole.
Non sempre accade così e in Italia abbiamo esempi illustrissimi di storici che sanno narrare la storia in un modo avvincente. Ad esempio, vorrei citare Valerio M. Manfredi che con la sua trilogia su Alessandro Magno ha parlato di storia narrandola in maniera… leggendaria!
Questo preambolo calza moltissimo alla storia del west, quella vera.
Il libro di Mario Raciti si inserisce in quel filone ricco di grazia personale che ci parla di un periodo tutto sommato abbastanza breve in cui quel che è successo è stato avviluppato dalle trame della leggenda fino a perdere i contorni della verità storica. E ce ne parla con competenza, approfondimento, precisione, minuzia storiografica.
E se la stragrande parte dei libri in circolazione non riesce ad esimersi dalla tentazione di introdurre la storia con buona volontà per poi cedere il passo alla narrazione della leggenda perché alla fine essa fa più scena, Mario si ferma alla storia e semplicemente la racconta con una prosa che mette a correre la fantasia del lettore e questa fantasia fa il resto.
Un raro ritratto di Mario Raciti
Per cui, da atti e fatti veri, certificati e talvolta persino deludenti nella loro schietta asciuttezza, ognuno di noi immagina le scene, gli episodi, i momenti, i sommovimenti… a modo proprio; in tal senso due lettori del libro sulla violenza scritto da Mario Raciti possono chiudere il libro e confrontarsi descrivendo in maniera diversa le stesse cose. Ma senza nulla negare o togliere al vero storico!
Ecco, leggere di storia del west, della violenza nel west, di com’è nata, di come si è sviluppata, di come tante cose che si crede di conoscere sono prevalentemente fumo di leggenda, di come certi protagonisti famosissimi sono divenuti tali quasi a loro insaputa… tutto questo rende il libro grande, bello e unico. O quasi unico, ecco.
Forse abbiamo la bontà di vivere in un momento in cui la storia del west ci costringe ad una scelta semplice: continuare a credere alle favole o cercare di trovare la leggenda dentro la storia.
Mario Raciti non ci consente la scelta; è lui stesso che ci prende per un braccio e ci accompagna lungo le vie polverose delle cittadine americane di frontiera e attraverso le lande desolate del vecchio west, tra protagonisti di prepotenze e violenze, ma anche tra gente semplice e veri virtuosi della giustizia.

Un percorso che spazza via le storielle sui duelli, sulle decine e decine di uccisioni, sulla mira infallibile, sulla precisione di tiro, sulle impiccagioni e su tanto altro, ma che spazza qui e spazza lì ci apre tutto lo spazio che vogliamo per vedere il vero west, duro, faticoso e implacabile che la nostra immaginazione può ricostruire con volti e situazioni.
Impossibile farsi mancare questo bel testo e impossibile, da qui innanzi, non tenerne conto.
Ultime parole di lode per Mario Raciti per la sua prosa, al confine tra la saggistica e il romanzo.

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Autore: Mario Raciti
Editore: Villaggio Maori
Rilegatura: Brossura
Pagine: 232
Prezzo: 16 €

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