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Revenant, il film su Hugh Glass il trapper

Nell’imminenza dell’uscita nelle sale del film dedicato all’avventurosa vita di Hugh Glass il trapper, di cui parliamo ampiamente – dal punto di vista storico – in questo nostro sito, ci è sembrato opportuno pubblicare una recensione di questo che sarà certamente un blockbuster e che noi tutti stiamo aspettando.
Il film si intitola Revenant – Redivivo (The Revenant) ed è del 2015, diretto, co-scritto e co-prodotto da Alejandro González Iñárritu.
Il film, basato sul romanzo omonimo del 2003 di Michael Punke, è stato scritto da Iñárritu e Mark L. Smith, ed è parzialmente ispirato alla vita del cacciatore Hugh Glass. Il film è interpretato da Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Will Poulter e Domhnall Gleeson.
La trama rispecchia la vita di High Glass per come la conosciamo, chiaramente con qualche abbondante concessione alle esigenze cinematografiche.
Tutto inizia nel Nord Dakota, nel 1823, e troviamo il trapper Hugh Glass che, assunto come guida per una battuta di caccia alla ricerca di pelli e pellicce, sventa un attacco di indiani Ree, durante il quale comunque vengono uccisi più di 30 uomini.
Con lui si salva anche il figlio adolescente Hawk avuto dalla moglie della tribù Pawnee, uccisa anni prima durante un attacco di soldati al loro villaggio indiano. Sulla via del ritorno Glass viene attaccato e gravemente ferito da un orso grizzly, particolarmente aggressivo in difesa dei cuccioli. Glass, nonostante la grande quantità di ferite subite, riesce ad abbattere l’animale, colpendolo alla giugulare con il suo coltello prima di svenire. Il comandante della missione, Capitano Henry, pur soccorrendolo e cercando di curarlo lo crede in punto di morte, ed essendo intrasportabile lo lascia in compagnia del figlio Hawk, del giovane e premuroso Bridger e del cacciatore Fitzgerald perché gli dessero una degna sepoltura al momento giusto. Fitzgerald si dimostra però spietato e crudele e decide di soffocare Glass sulla sua barella per poter tornare all’accampamento il prima possibile; viene tuttavia scoperto da Hawk che tenta di fermarlo, venendo a sua volta accoltellato dal cacciatore.


Una scena del film

Fitzgerald nasconde quindi il cadavere del ragazzo e inganna Bridger, dicendogli di aver perso di vista Hawk e di aver scorto una dozzina di indiani Ree a poca distanza per convincerlo ad abbandonare l’indifeso Glass in una fossa improvvisata. L’uomo però dopo essere uscito a fatica dal buco e aver giurato vendetta sul corpo del figlio, inizia a trascinarsi per i boschi, rendendosi quasi un animale pur di sopravvivere. Incrocia più volte gli indiani Ree a cavallo, sfuggendo alla cattura anche grazie alla propria fortuna. Dopo giorni trascorsi tra stenti e gelide tormente, Glass incontra un indiano Pawnee solitario, con cui stringe amicizia. Decide pertanto di andare alla ricerca dei compagni per vendicarsi e uccidere l’uomo autore dell’assassinio del figlio. Non molto tempo dopo, Glass si imbatte in un gruppo di cacciatori francesi che avevano appena impiccato il suo compagno indiano, uscito in cerca di cibo. Dopo avere inconsapevolmente liberato la figlia di un capo indiano Ree rapita da cacciatori francesi, l’uomo riesce a rubar loro un cavallo per riprendere il cammino in solitaria. Glass sfugge nuovamente ad un agguato indiano, ma precipita in un burrone, venendo salvato da un albero e dalla neve fresca; Seppure rimasto privo di una cavalcatura, l’incidente non sembra fermare Glass, che per sopravvivere al gelo notturno arriva ad utilizzare il ventre del cavallo morto come riparo.
Nel frattempo, uno dei francesi sopravvissuti all’attacco raggiunge il forte stazionano i compagni di Glass e mostra loro una borraccia, caduta all'”uomo misterioso” che ha ucciso buona parte dei suoi uomini. Il capitano Henry spera quindi che almeno Hawk sia sopravvissuto alle intemperie e decide di mandare diversi uomini alla sua ricerca. Glass viene trovato poco tempo dopo, affamato ed esausto e viene condotto al forte. Dopo avere scagionato Bridger dalle accuse di tradimento, Glass parte insieme al Capitano Henry alla ricerca di Fitzgerald, che nel frattempo è fuggito nei boschi “come un alce che fugge sempre più in fondo, intrappolandosi da sola”. Separatisi alla ricerca di tracce, dapprima Fitzgerald uccide Henry con un colpo alla testa. Glass può solo caricare il corpo del compagno sul secondo cavallo per inseguire l’assassino. Grazie ad un astuto stratagemma, riesce ad ingannare il cacciatore, noto per essere un eccellente tiratore: scambiando i propri indumenti con quelli del cadavere e posizionandolo sul proprio cavallo, Glass riesce a far avvicinare Fitzgerald. Ne deriva una feroce lotta corpo a corpo tra i due e seppur gravemente ferito nello scontro, Glass riesce a prevalere, ma rinuncia alla propria vendetta, affidando l’incombenza a un gruppo di indiani sopraggiunti fra i quali vi è anche la donna liberata. Ottenuta comunque giustizia, Glass sembra finalmente abbandonato dalle forze straordinarie dategli dalla rabbia e dalla sete di vendetta. Il film si chiude così con il protagonista spossato e sofferente disteso sulla neve in una tormenta , confortato dalla visione e dalle parole della moglie, non si sa se in attesa della propria morte o sulla via di un possibile ritorno.


Il poster

Lo sviluppo del progetto cominciò nell’agosto 2001, quando il produttore Akiva Goldsman acquistò i diritti del libro inedito The Revenant di Michael Punke. Dave Rabe scrisse la sceneggiatura, e la regia venne affidata a Park Chan-wook, che pensò a Samuel L. Jackson come protagonista. Park in seguito lasciò il film. Il progetto entrò in pausa fino al 2010, quando Mark L. Smith scrisse una nuova sceneggiatura del film per l’Anonymous Content di Steve Golin. Nel maggio 2010 Smith rivelò che John Hillcoat era in trattative per dirigere il film e Christian Bale per interpretare il protagonista. Nell’ottobre 2010 Hillcoat lasciò il progetto.[7] Jean-François Richet venne considerato come possibile sostituto, ma nell’agosto 2011 Alejandro González Iñárritu firmò per la regia. A novembre la New Regency Productions si unì alla produzione con Anonymous Content, e la 20th Century Fox fu confermata come distributrice del film. Nei giorni seguenti Iñárritu disse di volere Leonardo DiCaprio e Sean Penn in due ruoli principali. Il film fu nuovamente messo in pausa nel marzo 2012, poiché la New Regency assunse Iñárritu per dirigere un adattamento di Film-Flam Man di Jennifer Vogel. A dicembre dello stesso anno Iñárritu rivelò che il suo prossimo progetto sarebbe stato Birdman, film grazie al quale vincerà l’Oscar per la Miglior regia. Iñárritu disse che dopo Birdman avrebbe girato The Revenant.
Nell’aprile 2014, la rivista The Hollywood Reporter ha annunciato che l’attore Leonardo DiCaprio aveva firmato per il ruolo di protagonista nel film, con le riprese che avrebbero dovuto aver inizio il successivo settembre. Nei mesi successivi si sono aggiunti al cast Tom Hardy, Will Poulter e Domhnall Gleeson. Fanno parte del cast anche Kristoffer Joner, che ha rifiutato il ruolo di protagonista nell’adattamento cinematografico di Doctor Proctor’s Fart Powder per apparire nel film, e Brad Carter.[
Il film è stato girato principalmente nella Columbia Britannica, a Calgary e nei Mammoth Studios di Burnaby, nella Columbia Britannica. Le riprese del film sono iniziate ufficialmente il 22 settembre 2014, e in origine avrebbero dovuto concludersi entro marzo 2015; tuttavia González Iñárritu dichiarò che la lavorazione sarebbe durata fino ad aprile-maggio, “perché giriamo davvero per poche ore al giorno. Ma è stato chiaro fin dall’inizio che avremmo avuto piccoli momenti preziosi un po’ alla volta: era tutto programmato. Questo non solo per creare più intensità, ma anche per le condizioni climatiche. Stiamo girando in paesaggi così remoti che per raggiungerli impieghiamo il 40% della giornata. Quei posti, però, sono così meravigliosi e potenti che sembrano immacolati, mai toccati dall’uomo, ed è ciò che ho sempre voluto”.
González Iñárritu ha rivelato che il film è stato girato interamente con luce naturale e che avrebbe voluto girare il film in ordine cronologico, dalla prima all’ultima scena, scelta che avrebbe portato a un aumento del budget del film di circa 7 milioni di dollari. Hardy ha rivelato che il film non è stato girato in ordine cronologico a causa delle condizioni meteorologiche. Nell’ottobre 2015 Gonzáles Iñárritu ha tuttavia affermato che il film è stato girato in ordine cronologico. Il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, parlando dello svolgimento delle riprese, ha spiegato che le condizioni ambientali sono state uno dei problemi principali: “Stiamo lavorando molto in esterno con la luce naturale” e “la temperatura è scesa fino a -30°, e abbiamo avuto delle difficoltà con le attrezzature. Ad un certo punto è diventato così freddo che i nostri schermi si sono bloccati”.


Ancora una scena del film

Nonostante la produzione avesse pianificato di girare tutto il film in Canada, l’arrivo della primavera e del caldo ha costretto la troupe a spostarsi nella Terra del Fuoco, in Argentina, per girare le ultime sequenze.
Nell’ottobre 2015 viene riportato che il budget del film era stato aumentato dagli iniziali $60 milioni a $95 milioni, e per la fine delle riprese aveva raggiunto i $135 milioni. Iñárritu ha affermato che alcuni membri della troupe hanno lasciato il film a causa delle troppe difficoltà incontrate durante le riprese, spiegando che “come regista, se noto un violino che non è accordato, è mio compito portarlo via dall’orchestra”. Brad Weston, presidente e CEO della New Regency, ha spiegato che le riprese sono state difficili a causa dell’ambiziosa natura del film. Iñárritu ha insistito molto sul fatto di non volere utilizzare la CGI, affermando: “Se usassimo il green screen saremmo tutti a divertirci con il caffè in mano, sarebbero tutti felici, ma molto probabilmente il film sarebbe una merda”. Le riprese del film sono terminate nell’agosto 2015.