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La guerra della Contea di Lincoln

A cura di Omar Vicari


Gli Stati Uniti d’America sono stati da sempre terra di emigranti. Sin dai tempi dei Padri Pellegrini nel secolo diciassettesimo, milioni di emigranti si sono riversati in America per le più svariate ragioni.
Una volta sul suolo americano, inevitabilmente i nuovi arrivati si spingevano verso ovest, verso quelle terre vergini dove da secoli gli indiani cacciavano e vivevano.
Col tempo molti di questi avventurieri si stanziarono sul posto, domarono la natura avversa, combatterono e contesero la terra agli indiani e con la cocciutaggine che li contraddistingueva crearono grandi ranch per l’allevamento del loro bestiame.
Erano i padroni assoluti di grandi appezzamenti terrieri e malvolentieri consideravano l’arrivo di nuovi coloni che reclamavano diritti su terre sino allora ritenute una proprietà esclusiva dei suddetti allevatori.
Il conflitto tra piccoli e grandi allevatori sfociò in episodi violenti che si concretizzarono ad esempio nel Wyoming del tardo ottocento nella cosiddetta guerra della contea di Johnson.
Il Nuovo Messico non fece eccezione e la guerra che si scatenò nella contea di Lincoln si concluse alla fine con la morte di almeno trecento persone.
I motivi che portarono alla guerra, scoppiata nel 1878, riguardarono la contesa tra i nuovi arrivati e i vecchi allevatori che pretendevano di monopolizzare il commercio e l’allevamento del bestiame.
Costoro, membri dell’associazione “Santa Fe Ring”, influenzavano pesantemente le nomine alle cariche più importanti nell’esercito, nella politica , nella magistratura e inoltre avevano in mano il monopolio del commercio.
Le cose precipitarono quando un ex maggiore dell’esercito, Laurence G. Murphy e i suoi due soci James J. Dolan e John H. Riley, sostenuti dal “Ring” di Santa Fe, cercarono di monopolizzare il commercio del bestiame e in pratica tutte le attività commerciali della contea di Lincoln.


La mappa della guerra della Contea di Lincoln

Costoro influenzavano la distribuzione delle terre e stabilivano i prezzi delle merci dal momento che erano proprietari dell’unico emporio della contea. I prezzi, giorno dopo giorno, aumentavano vertiginosamente col risultato di strozzare i nuovi arrivati e concentrare la quasi totalità delle ricchezze nelle mani di Murphy & soci.
Costoro, oltre all’appoggio del “Ring” di Santa Fe’, godevano anche dell’appoggio dello sceriffo distrettuale William Brady, del giudice William Rynerson, del procuratore generale del Nuovo Messico Thomas Patron nonché del comandante di Fort Stanton e del governatore Axel.


“Bosque Grande”, il ranch di Chisum

I guai, quelli veri, cominciarono quando Murphy & soci vollero concentrare nelle loro mani tutto il commercio del bestiame. Una operazione del genere era però in contrasto con gli interessi di John S. Chisum, uno dei più grandi allevatori della zona.
Nato nel 1824 nel Tennessee, Chisum si spostò presto nell’ovest. Nel 1857 creò un ranch nel nord-ovest del Texas e nel 1863 costruì un nuovo ranch sul fiume Concho in mezzo al territorio dei Comanche. Col tempo l’esercito costruì vicino al suo ranch Fort Concho (Texas) e Chisum ebbe l’incarico di rifornire di carne la truppa e i prigionieri del forte.
James Dolan e Lawrence Murphy
Più tardi Chisum si spostò nel Nuovo Messico fondando sulla riva del fiume Pecos il ranch “Bosque Grande”. Da qui riforniva di carne le guarnigioni di Fort Stanton e Fort Sumner.
Nel 1878 possedeva la più grande mandria di bovini degli Stati Uniti e il suo ranch si estendeva per circa cento miglia quadrate. Quando il gruppo del “Ring” di Santa Fe’ volle contrastare il suo commercio del bestiame e accaparrarsi le commesse dell’esercito, Chisum raccolse attorno a se i coloni e i piccoli allevatori della zona dando inizio, contro Murphy & soci, alla cosiddetta guerra della contea di Lincoln. Chisum riuscì a persuadere un giovane gentiluomo inglese, sir John H. Tunstall e un avvocato scozzese, Alexander Mc. Sween a unirsi a lui per contrastare il monopolio Murphy-Dolan. L’arrivo nel Nuovo Messico di Tunstall, il cui scopo era solo quello di fare fortuna in qualche maniera, non fu visto di buon occhio dal gruppo Murphy-Dolan. Infatti Tunstall, che aveva acquisito dei terreni nella contea, mal sottostava ai soprusi di Murphy che gonfiava i prezzi a dismisura, che comprava bestiame rubato e che faceva il bello e cattivo tempo in ogni settore dell’economia della contea. Chisum propose ai due soci di aprire a Lincoln City un negozio, una banca e un ufficio di consulenza legale. La nuova cooperativa si avvaleva di prezzi più bassi, ragion per cui la maggioranza dei coloni cessò di acquistare le merci nell’emporio di Murphy. Costoro passarono naturalmente dalla parte di Chisum e allora Murphy, che vedeva diminuire i suoi guadagni, pensò di risolvere la questione con la forza.
Questi, infatti, oltre a essere spalleggiato dalle più alte cariche della contea, era anche circondato da una banda di pistoleri senza scrupoli capeggiata da Jesse Evans nota col nome di “Ragazzi”.
Joe e Henry Antrim (Billy The Kid)
Saltuariamente aveva fatto parte di quella banda anche un ragazzo esile dagli occhi azzurri, arrivato da poco nella contea e il cui nome era Henry Antrim.
Nato a New York nel 1859 col nome di Henry Mc. Carty, il giovane assunse più tardi il nome del patrigno William H. Antrim che aveva sposato a Santa Fe’ la madre Catherine Mc. Carty.
A quindici anni il giovane Mc. Carty era già un fuorilegge ricercato, seppure per uno stupido furto in una lavanderia cinese.
Nel 1877 a Camp Grant, Henry Mc. Carty segnò la prima tacca nel calcio della sua pistola uccidendo con un colpo nello stomaco Frank P.Cahill, un maniscalco denominato “pallone gonfiato”. Henry riuscì a evitare la condanna scappando nel Nuovo Messico prima di essere sottoposto al processo. Fu appunto nel 1877 che Henry Mc. Carty si unì alla banda di Jesse Evans che prestava i suoi servigi al gruppo Murphy-Dolan. In seguito Mc. Carty cambiò di nuovo il proprio nome assumendo quello di William H. Bonney, ma per tutti era Billy Bonney o più semplicemente “Billy the Kid”.

Il sodalizio con Evans non durò molto poiché Billy qualche tempo dopo ebbe modo di conoscere Dick Bewer, un cowboy alle dipendenze di John Tunstall.


Jesse Evans (a sinistra) e due uomini della sua banda

Questi, benché avesse una certa riluttanza per la violenza, capì che contrastare Murphy voleva dire circondarsi di uomini altrettanto validi con la pistola. Tunstall quindi assunse il Kid di cui si prese una cura del tutto particolare. Sarà il Kid in seguito a dire che il gentiluomo inglese era l’unico che lo avesse trattato da uomo libero.
La tensione tra il gruppo di Chisum e quello di Murphy salì alle stelle quando l’avvocato Alexander Mc. Sween riuscì a far affidare al proprio ufficio la stesura ed esecuzione del testamento di Emil Fritz, uno dei tanti soci di Laurence Murphy. Da quel momento cantarono solo le pistole.
La mattina del 18 febbraio 1878 alcuni uomini a cavallo guidati dallo sceriffo William Brady arrivarono al ranch di Tunstall con la scusa di arrestare l’inglese reo, a loro dire, di essersi accaparrato alcuni capi di bestiame appartenenti a Laurence Murphy.
John Tunstall
In quel momento Tunstall non era presente perché stava tornando da Lincoln verso il ranch in compagnia di alcuni uomini tra i quali Billy the Kid. Improvvisamente, dai rovi che costeggiavano la strada, un colpo di fucile prese in pieno petto Tunstall che morì all’istante. Billy e Dick Brewer furono presi alla sprovvista e non poterono fare nulla per salvare la vita dell’inglese. A Lincoln, Brady si giustificò dicendo che Tunstall era morto come conseguenza della resistenza all’arresto. Lo sceriffo di certo ancora non lo sapeva, ma con quel fatto aveva firmato la sua condanna a morte perché Billy in cuor suo sapeva bene che quello era stato un omicidio e all’occasione giusta non avrebbe perdonato.
L’avvocato Mc Sween che non desiderava un confronto armato con Murphy cercò di convincere il giudice John B. Wilson a emettere i mandati di cattura per i responsabili materiali dell’omicidio.
Il punto della morte di Tunstall
Il Kid si incaricò dell’arresto di Billy Morton, il deputy di Brady, ritenuto l’esecutore materiale del delitto. Il Kid trovò Morton nell’emporio di Murphy, ma a sua volta venne arrestato dallo sceriffo Brady. Liberato dopo alcuni giorni, assieme a Dick Brewer, Billy riunì alcuni amici in una squadra di polizia che si fece conoscere come i “Regolatori” della contea di Lincoln. Lo scopo di costoro era l’eliminazione fisica degli assassini di Tunstall e in cima alla lista c’erano Billy Morton e Jesse Evans. Non più tardi di qualche giorno, Morton venne sorpreso assieme a Frank Baker in un bivacco vicino al fiume Pecos. Il Kid avrebbe voluto giustiziarli subito, ma Dick Brewer lo persuase a consegnare i prigionieri alle autorità di Lincoln. Il gruppo che aveva in consegna i due prigionieri composto tra gli altri da Dick Brewer, Charlie Bowdre, J.G. Shurlock, Frank Mc Nab, Henry Brown, Fred Waite, John Middleton, Mc Closky e Billy Bonney, si fermò la notte al ranch di Chisum e la mattina del 9 marzo 1878 riprese il cammino per la città di Lincoln. Lungo la strada, Mc Closky venne ucciso da Frank Mc Nab, indispettito dal suo comportamento e dal fatto che si faceva garante della vita dei prigionieri. Costoro, atterriti, si dettero a una fuga sfrenata, ma una volta raggiunti, vennero freddati dal Kid. Lo sceriffo Brady emise un mandato di arresto per il Kid e i suoi compagni accusandoli dell’assassinio di Morton e Baker. Billy per un po’ prese a evitare la piazza di Lincoln, ma la voglia di vendetta che lo divorava, lo portò il 1° aprile 1878 a compiere il duplice omicidio dello sceriffo Brady e del suo aiutante George Hindman nel momento in cui i due stavano uscendo dall’emporio di Murphy.


Blazer’s Mill

Alcuni giorni dopo Dick Brewer e Billy vennero a sapere che presso il mulino del dott. Blazer si nascondeva Andrew L. “Buckshot” Roberts, un pistolero del gruppo Murphy che era con Billy Morton al momento dell’uccisione di Tunstall. Il 14 aprile 1878, il gruppo dei regolatori guidati da Brewer sorprese Roberts presso il mulino e con questi iniziò un nutrito scambio di fucileria.
Roberts venne colpito dal Kid, ma prima di morire riuscì a ferire gravemente Charlie Bowdre e ad uccidere Dick Brewer.
Con la morte di Brewer, Billy divenne il capo riconosciuto dei regolatori mentre a Lincoln venne eletto un nuovo sceriffo nella persona di George W. Peppin.
Uno dei primi provvedimenti di Peppin fu quello di emettere mandati di cattura per Billy e la sua banda per gli omicidi di Brady e Hindman. Catturare il Kid non era cosa semplice, per cui Peppin ricorse alla sua rete di informatori per conoscere in anticipo i movimenti di Billy.
Alexander Mc Sween
Peppin venne a sapere che il Kid si sarebbe trovato con la sua banda la sera del 14 luglio presso la casa dell’avvocato Mc Sween. Organizzata una squadra di volontari, Peppin si presentò alla casa dell’avvocato coi mandati per Billy e lo stesso Mc Sween. Dall’interno il Kid rispose sarcasticamente che anche loro avevano dei mandati di cattura e che glieli avrebbero serviti sulla bocca delle loro pistole. Partirono i primi colpi di fucile e per tre giorni in pratica non successe nulla a parte l’uccisione di un mulo e di un cavallo. Il continuo scambio di fucilate costrinse comunque il colonnello Nathan A. M. Dudley del vicino Fort Stanton a intervenire con una compagnia di fanteria e una di cavalleria. Alla vista dei soldati Mc Sween avrebbe voluto arrendersi, ma venne prontamente trattenuto dal Kid. Malgrado la presenza dei soldati, gli assedianti incendiarono la casa di Mc Sween per stanare il Kid e la sua banda. Le fiamme divorarono lentamente la casa costringendo i difensori a spostarsi da una stanza all’altra. La signora Mc Sween fu fatta uscire dalla casa con la speranza che nessuno l’avrebbe presa a fucilate. La situazione era decisamente disperata e allora il Kid decise di compiere una sortita verso il vicino Rio Bonito con gli uomini che gli erano rimasti. Nella corsa verso il fiume, tra i colpi che sibilavano da tutte la parti, Billy riuscì a guadagnare l’erba alta del Rio Bonito seguito da quanti erano riusciti a uscire dalla casa. Alcuni di questi vennero feriti, ma a Mc Sween andò peggio. Meno fortunato degli altri, cadde crivellato di colpi sull’uscio della casa con una bibbia in mano.
Con la morte di Alexander Mc Sween in pratica cessava la guerra nella contea.
Anche Lawrence G. Murphy era morto qualche giorno prima per un tumore allo stomaco e l’unico attore che restava sulla scena era John S. Chisum. Costui non avendo più interesse a proseguire la lotta, prese le distanze dal Kid e in pratica lo abbandonò al suo destino.
Allo scopo di riportare la normalità nella contea, il presidente degli Stati Uniti Rutheford B. Hayes nominò un nuovo governatore nella persona del generale Lew Wallace (la stessa persona che scrisse il romanzo “Ben Hur”). Costui decise di concedere una amnistia generale nella quale sarebbe rientrato lo stesso William H. Bonney.
Billy The Kid
In una sera di marzo del 1879 Billy incontrò segretamente Wallace e nel suo ufficio il governatore gli prospettò il perdono in cambio di una sua deposizione circa i fatti e i motivi che avevano condotto alla guerra. Billy sapeva troppe cose che avrebbero potuto compromettere i potenti personaggi della “Santa Fe Ring” e lo stesso Chisum. In pratica Billy venne lasciato al suo destino e, anzi, su pressione della suddetta associazione , vennero spiccati dei mandati di cattura a carico del Kid per altri omicidi oltre a quelli commessi con la guerra della contea.
Billy a quel punto riunì i suoi vecchi amici e con loro si diresse verso Fort Sumner, il posto che aveva eletto come punto di ritrovo. Lo accompagnavano Tom O’Folliard, Fred Waite, John Middleton e Henry Brown. Con questi uomini cominciò a dedicarsi al furto di cavalli, la maggior parte dei quali presso l’agenzia indiana di Tularosa.
Il 5 agosto 1878 il Kid incise un’altra tacca sul calcio della sua pistola uccidendo un certo Bernstein che coraggiosamente tentava di impedire il furto dei cavalli. Qualche tempo dopo, Fred Waite e Henry Brown, stanchi di quella vita, si separarono dal Kid e non si sarebbero più rivisti. Henry Brown diventerà sceriffo a Caldwell nel Kansas prima di essere linciato dagli stessi cittadini per un tentativo di rapina in banca.

Nel dicembre del 1878 il Kid e Folliard vennero arrestati a Lincoln dal nuovo sceriffo George Kimbrell, ma neanche due giorni dopo i due erano già fuggiti.
Billy venne arrestato di nuovo il 21 marzo 1879, ma anche quella volta il Kid la fece franca e qualche mese dopo, nell’ottobre del 1879, per vendetta verso Chisum si prese un centinaio di capi di bestiame dal suo ranch “Bosque Grande” a nord di Roswell.
John Chisum
Il Kid non aveva digerito il voltafaccia del suo ex protettore. Lo accompagnavano, come al solito, Charlie Bowdre, J. G. Sherlock e Tom O’ Folliard.
Nel gennaio del 1880 Billy the Kid aggiunse una ulteriore tacca alla sua pistola. Un tipaccio, un texano, un certo Joe Grant, tentò di ucciderlo a Fort Sumner nel saloon di Bob Hargrove. La pistola di Grant fece cilecca e un attimo dopo il proiettile del Kid centrò la testa del texano.
Le ruberie del Kid continuarono per tutto il 1880 e in quel anno si aggiunsero alla banda Billy Wilson e Tom Pickett.
Nel novembre del 1880 Billy si macchiò di un nuovo omicidio. La vittima di turno, James Carlyle, aveva il solo torto di aver fatto parte della squadra di polizia che inseguiva Billy per i saccheggi a White Oaks.
Intanto il governatore Wallace aveva nominato Patrick Floyd Garrett come nuovo sceriffo.
Costui, in uno scontro a fuoco in dicembre, aveva ucciso Tom O’ Folliard e a Stinking Springs (New Mexico) era riuscito a uccidere anche Charlie Bowdre.
Charlie Bowdre
In quella occasione, oltre alla morte di Bowdre, Garrett aveva catturato il Kid, Tom Pickett, Dave Rudabaugh e Billy Wilson. La banda venne portata a Las Vegas (New Mexico) dove venne trattenuto solamente Tom Pickett. Il Kid e gli altri vennero trasferiti nel carcere di Santa Fe’ e successivamente nel carcere di Mesilla vicino Las Cruces (New Mexico).
Nel marzo 1881 William Bonney venne processato per l’assassinio di “Buckshot” Roberts e in quella occasione Billy riuscì a cavarsela grazie alla difesa di Ira E. Leonard nominato dal giudice Warren Bristol. Di nuovo processato per l’omicidio dello sceriffo Brady, venne per questo condannato all’impiccagione il 13 maggio 1881.
Il 21 aprile 1881 il Kid venne scortato da Bob Olinger e Davis Woods sino a Fort Stanton e riconsegnato a Pat Garrett.
A Lincoln non c’era mai stata una vera prigione e allo scopo era stata acquistata la grande casa a due piani un tempo sede della ditta Murphy & Dolan. Il Kid venne rinchiuso in una delle celle sotto la stretta sorveglianza di Olinger e del vice sceriffo J. B. Bell.
La sera del 28 aprile 1881 Billy, approfittando dell’assenza di Olinger, riuscì ad afferrare una sei colpi custodita nell’armeria della casa. Con quella Billy uccise a sangue freddo l’agente Bell e poi, armatosi del fucile a retrocarica di Bob Olinger, assassinò anche questi dalla finestra che guardava la strada. Nelle settimane che seguirono il duplice omicidio, il Kid passò da un nascondiglio a un altro con Garrett che lo braccava per tutto il New Mexico. Billy avrebbe potuto attraversare la frontiera e rifugiarsi in Messico, ma stranamente indugiò nel suo territorio.


Lew Wallace, incaricato di mettere ordine nella Lincoln County

La sera del 13 luglio 1881 Garrett, assieme al vice sceriffo John W. Poe, si trovava nei pressi di Fort Sumner perché una lettera di un suo conoscente lo aveva avvertito della presenza del Kid.
Billy quella sera si trovava in casa di Pete Maxwell e Garrett lo aveva visto entrarci.
Verso mezzanotte Garrett entrò anch’egli in casa di Maxwell e, portatosi vicino al suo letto, gli domandò in quale stanza si trovasse il Kid. In quel preciso istante, un uomo scalzo con un coltello e una pistola in mano, entrò nella stanza in penombra e domandò a Pete chi fosse entrato.
Pat Garrett
“Quien es?” Ripetè in spagnolo il Kid. Billy si avvicinò a tal punto al letto di Maxwell che quasi sfiorava Garrett. La tensione era spasmodica. In un attimo Maxwell sussurrò “è lui”.
Tutto accadde in un momento. Garrett estrasse la pistola e fece fuoco. Il proiettile prese il Kid in pieno petto e non ci fu bisogno di un secondo colpo. Scompariva così l’ultimo testimone che avrebbe potuto rispondere a molti quesiti rimasti senza risposta.
Billy venne sepolto il giorno dopo a Fort Sumner accanto ai suoi vecchi compagni Tom O’ Folliard e Charlie Bowdre.
Garrett, per l’omicidio, perché di questo si trattò, divenne famoso in tutto il west. Fu un assassinio in piena regola, perché non dette al Kid la possibilità di difesa e perché realizzato con la complicità di Pete Maxwell contro il quale Garrett aveva un mandato di cattura per il furto di bestiame.
Patrick Floyd Garrett sopravvivrà ancora parecchi anni e sarà assassinato a sua volta da Jim Miller nel 1908. In quanto al Kid, ancora oggi è oggetto di discussione se egli sia stato il giovane psicopatico e sanguinario descritto dalla stampa al soldo dell’associazione dei grandi allevatori, oppure se più semplicemente egli sia stato vittima di un ingranaggio più grande di lui.
Prima di calare però definitivamente il sipario su William H. Bonney, dobbiamo ancora domandarci qualcosa. Garrett, quella tragica notte di luglio del 1881, uccise veramente il Kid?
Bob Olinger e James Dolan
Le cronache raccontano di un incontro avvenuto attorno all’anno 1948 in una sperduta autostrada del sud-ovest tra un cronista di un giornale locale e un vecchissimo cowboy che gridava al mondo di essere lui il vero Billy the Kid, che Garrett non poteva averlo ucciso visto che ora era lì a raccontarlo. Allo sbigottito giornalista, quel vecchio cowboy che ora rispondeva al nome di “Brushy” Bill Roberts, raccontò di essere fuggito da Fort Sumner e che Garrett aveva ucciso un altro al posto suo.
Se cosi fosse, Billy the Kid sarebbe vissuto sotto falso nome per circa settanta anni e sarebbe morto nel 1950 per cause naturali a Hico nel Texas. Che dire? Siamo, credo, nella dimensione della leggenda dove i miti nascono e si rifiutano di morire. Personalmente non mi dispiace sapere che il Kid sia arrivato sino ai nostri giorni, ma se cosi fosse bisognerebbe riconsiderare per intero i fatti di quella tragica notte. Garrett avrebbe semplicemente ucciso una terza persona che non era Billy the Kid e per tale ragione la sua figura di sceriffo, considerata come una delle più grandi nella storia del west, dovrebbe essere rimessa in discussione.