I Kansa (Kaw)

A cura di Davide Zaccaria

Indiani Kansa, 1867
I Kansa, conosciuti anche come Kaw, sono i nativi della tribù che un tempo viveva nel midwest centrale statunitense, precisamente nello stato che oggi prende il loro nome, il Kansas.
Ad onor del vero, il Kansas fu l’ultima terra abitata stabilmente dalla tribù, l’ultima di un lungo elenco, perchè i Kansa – come moltissimi altri raggruppamenti di indiani americani – nel corso dei secoli si sono spostati parecchie volte.
Molto tempo fa, la tribù abitava nella valle dell’Ohio, ma per la continua pressione degli Algonchini, i Kansa dovettero migrare e durante il viaggio un gruppo si divise e si stabilì nell’Arkansas, prendendo il nome di Quapaw. Nel frattempo il gruppo principale si stabilì nel Kansas ed ebbe buoni rapporti con gli Osage, rapporti così buoni che ci furono matrimoni misti.
Il loro nome significa “gente del vento del sud” oppure “gente dell’acqua”.
La capitale del Kansas è Topeka che in lingua kansa significa “un buon posto per far crescere le patate”.
La loro lingua fa parte del ramo Dhegiha, del ceppo linguistico siouan.
I nomi della tribù possono variare: Kaw, Kaza, Kosa e Kasa.
Nel 1673, l’esploratore e sacerdote francese, Padre Jacques Marquette disegnò una mappa dello storico terrritorio dei Kansa.
Padre Jacques Marquette e i Kansa
Nel 1724, l’esploratore francese Bourgmont fu il primo a entrare in contatto con loro; li trovò in un villaggio molto grosso vicino l’odierna Doniphan nel Kansas e intrattenne delle relazioni amichevoli. In seguito i Kansa abbandonarono quel villaggio, ma le rovine furono sempre un luogo di riferimento importante per i commercianti francesi.
I Kansa si trasferirono quindi nelle grandi praterie, non solo per resistere meglio (o allontanarsi) agli attacchi degli Algonchini che li tormentavano senza sosta, ma anche per seguire le immense mandrie di bisonti da cui il popolo traeva sostentamento.
Erano certamente anche agricoltori, ma per commerciare pellicce con i bianchi scelsero di dedicarsi in maniera preponderante alla caccia.
Purtroppo, agli inizi dell’800, i Kansa erano ridotti numericamente al lumicino… Erano circa 1500, una cifra estremamente ridotta che testimonia quanto la tribù avesse patito un calo di demografia per via degli attacchi dei Pawnee, dei Comanche, dei Cheyenne, degli Arapaho, degli Iowa, dei Sauk e dei Fox.
I Kansa erano molto disciplinati e quando erano numericamente importanti, con le loro bande di giovani guerrieri portavano la guerra ai loro vicini, tranne che agli Osage, con i quali avevano costruito nel tempo un rapporto di pace duraturo.
Erano persone robuste, resistenti e intraprendenti ed erano ben noti per il loro coraggio e per l’incredibile l’audacia, dimostrata in molte occasioni.
Dall’autunno alla primavera coltivavano mais, patate, zucche e fagioli, ma dalla primavera all’autunno i Kansa si spostavano a ovest per cacciare il bisonte.
I giochi o gli sport più amati dagli uomini erano la caccia e le corse dei cavalli.


So-Jum-Wah, Kaw, fotografato nel 1865

Nel 1825 i Kansa cedettero una vasta area tra il Kansas e il Missouri al governo degli Stati Uniti in cambio di una rendita annua di 3.500 dollari per vent’anni.
La tribù tra il 1827 e il 1832 si trovò a fronteggiare, impotente come tutte le bande indiane, varie epidemie di vaiolo, la terribile malattia portata dall’uomo bianco che li decimò al punto che nel 1833 si potevano contare solo 500 Kansa!
Nel 1844 una grossa alluvione distrusse le coltivazioni dei Kansa, rendendoli poveri e vagabondi nelle loro stesse terre, incapaci di badare persino ai propri bisogni più elementari come quello di procurarsi il cibo.


Minchu Zhinga (Young Grizzly Bear o Little Bear), Kaw, fotografato nel 1869

Nel 1846 i kansa cedettero la maggior parte delle loro terre in cambio di una riserva nel sud del Kansas, con la speranza di poter ricevere protezione e assistenza dal governo americano che proprio quelle cose prometteva agli indiani nel corso di estenuanti trattative e accordi raramente rispettati.
Nel 1860 i coloni bianchi, desiderosi di quelle terre, invasero la riserva, lasciando ai Kansa e alle altre tribù appena 80.000 acri, assolutamente insufficienti a mantenere dignitosamente quegli indiani.
Durante la guerra civile, furono arruolati negli eserciti 70 scout Kansa e dopo la guerra 21 non tornarono mai più a casa…
Il primo giorno di giugno del 1868 un centinaio di guerrieri Cheyenne invasero la piccola riserva dei Kansa, rubando e uccidendo. I Kansa furono costretti a difendersi, uscirono dalle loro case e lottarono strenuamente e coraggiosamente finché, dopo 4 ore di combattimenti corpo a corpo, i Cheyenne dovettero ritirarsi con un bottino fatto di pochi cavalli rubati.


Guerrieri Kaw, fotografati nel 1870

Il 4 giugno 1873, 533 Kansa andasrono in una riserva condivisa con altre tribù nel nord dell’Oklahoma.
I bei tempi della libertà e della caccia, della cultura dei popoli della pianure erano per loro finiti per sempre.

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