Moving Robe, una donna al Little Big Horn

Moving Robe
Moving Robe (Tasina Mani Win – Donna Mantello di Bisonte che Cammina), era una giovane donna Sihasapa Lakota (?-1931), una donna-guerriero coraggiosa come pochi altri, che ebbe modo di essere testimone della battaglia di Little Big Horn che descrisse così a Frank Zhan nel 1931: “Ero fuori con altre giovani donne a scavare le rape, quando dal campo in lontananza si è alzato un gran polverone, è passato un guerriero al galoppo dicendo che i soldati avevano attaccato e che le donne, i bambini e i vecchi dovevano correre sui colli dalla parte opposta. Ho abbandonato le rape e il bastone appuntito che serviva per scavarle e sono corsa al tepee. Mio padre era là che radunava i cavalli e per un momento abbiamo visto dei soldati sulle colline in alto, sopra al fiume, poi sono spariti; ho visto mio padre prepararsi per la battaglia e allora ho cantato una canzone per mio fratello, One Hawk che era morto, poi ho preso il mio cavallo nero, mi sono dipinta la faccia di rosso, mi sono intrecciata i capelli ed ero pronta per la battaglia.
Ero in lutto, ero una donna, ma non avevo paura.
I soldati avevano formato una linea di combattimento a circa mezzo miglio dal villaggio, poi sono cominciate le raffiche delle carabine e il rumore dei proiettili che mandavano in frantumi i pali dei teepee.
Nel tumulto delle donne e dei piccoli in fuga dagli spari, si sentivano le canzoni di morte dei vecchi, di uomini e donne, per i guerrieri che si stavano preparando ad attaccare i soldati. Sentivo che le canzoni mi davano coraggio, poi è arrivato mio padre con i cavalli.


Il grande campo indiano

Abbiamo galoppato verso i soldati, altri guerrieri si sono uniti a noi, i soldati erano tutti a piedi e sparavano dritto, quasi al bosco. Hawk Man, che ci guidava, ha comandato la carica e siamo andati; Hawk Man è stato ucciso, ma la carica è stata così travolgente che i soldati sono corsi ai loro cavalli e sono fuggiti attraversando il fiume; hanno dovuto nuotare per attraversarlo, alcuni guerrieri sono entrati in acqua e hanno ucciso alcuni di loro e ne hanno disarcionato altri, poi li hanno inseguiti fino ad una gola su per la collina e poi sono tornati dove era iniziata la battaglia cantando per la vittoria.
Poi qualcuno è arrivato dicendo che i soldati stavano attaccando dalla parte inferiore del villaggio, abbiamo saputo solo in seguito che li comandava “Pehin Hanska” (Lunghi Capelli, Custer).
Io portavo il segno di mio fratello sopra la testa e sono corsa al galoppo nella direzione dei soldati, ho sentito Rain-In-The-Face (Pioggia In Faccia) gridare: «C’è una giovane donna tra noi; qualche giovane guerriero vuole forse galoppare dietro (di lei), al riparo della sua gonna?»


La resistenza di Custer

Abbiamo attraversato il Greasy Grass (Little Big Horn) sotto una diga di castori dove l’acqua era bassa e di là abbiamo incrociato un soldato che teneva una decina di cavalli e uno di noi, agitando la coperta, li ha fatti fuggire…
Sul crinale a nord ho visto alcuni uomini vestiti di blu correre verso un burrone continuando a sparare, la valle era coperta di fumo. I soldati di Custer sono rimasti intrappolati, i Cheyenne li hanno attaccati da nord e altri guerrieri comandati da Crow King (Re Corvo) da sud.
Dopo la battaglia gli indiani hanno cominciato a prendere l’equipaggiamento e i cavalli dei soldati. Non sapevamo chi fossero fino a quando qualcuno ha detto che erano soldati di Fort Lincoln (nel territorio del Dakota), perché sulle coperte delle selle vi erano le sciabole incrociate e il numero 7.
Morirono più di sessanta guerrieri che furono riportati al campo per la sepoltura, non ci fu danza della vittoria al campo quella notte, eravamo in lutto per i nostri morti.
Il giorno dopo la banda di Sitting Bull (Toro Seduto) ha smontato le tende e ce ne siamo andati, verso nord, oltre il confine Canadese, dove siamo rimasti per quattro anni.”

Moving Robe è stata abbastanza vaga su quello che concerne la sua effettiva partecipazione alla battaglia, contrariamente ad altri che a distanza di così tanto tempo hanno magari fatto proprie esperienze altrui o episodi mai avvenuti, ma diventati reali nella loro mente col passar del tempo. Moving Robe ci restituisce l’impressione di aver raccontato solamente quello che ricorda o l’ha colpita in modo particolare… oppure omette di proposito episodi imbarazzanti da raccontare ad un “wasichu”, un bianco.

Eagle Elk nella sua testimonianza dello scontro ad un certo punto racconta: “Ho visto un Hunkpapa che era venuto con i soldati, era caduto da cavallo e stava seduto a terra, poi è arrivata una donna, che ha alzato la propria arma e gli ha sparato, l’uomo è caduto, poi gli è andata sopra e l’uomo le ha detto «Non uccidermi, sarò morto comunque tra poco…» E con un secondo colpo lo ha ucciso.
Quella donna vive ancora tra gli Hunkpapa e si chiama Her Eagle Robe (Tashina Wamnbli), conosciuta anche come Moving Robe Woman.”

L’Hunkpapa ucciso che stava coi soldati era, con ogni probabilità, Isaiah Dorman, uno scout di colore al servizio del 7° Cavalleria e che aveva sposato una donna Hunkpapa.
Rain-in-the-Face non era un capo, ma un guerriero molto valoroso, stimato e seguito in battaglia, specialmente dai guerrieri più giovani.
Moving Robe in età matura
Alla notizia dell’attacco di Custer al campo lasciò l’inseguimento degli uomini di Reno per andare contro la nuova minaccia: “Tutti quelli di noi che erano montati e già pronti sono subito partiti lungo il torrente verso il guado; lì c’erano Ogallalas, Minneconjous, Cheyenne e alcuni Hunkpapas, quelli attorno a me sembravano tutti uomini molto giovani.
Ad un certo punto gridai: «Ecco! Vi è una giovane donna tra noi, c’è qualcuno che vuole nascondersi dietro la sua gonna?»
Sapevo l’effetto che queste parole gli avrebbero fatto… Sempre, quando c’era una donna che correva al combattimento con loro, questo spingeva i guerrieri a gareggiare in temerarietà per mostrare il proprio valore!
La donna teneva sulla testa l’insegna di guerra di suo fratello, che era morto pochi giorni prima nel combattimento contro ‘Tre Stelle’ (Crook), e galoppava piegandosi in avanti sul cavallo, sembrava bella come un uccello, era Tashenamani o Moving Robe.”

David Humphreys Miller nel suo “Custer’s Fall”, dove vi sono le interviste che fece direttamente ai superstiti della battaglia, riporta la testimonianza di Fast Eagle, un Oglala, il quale affermò che assieme ad un altro guerriero riuscì a bloccare Custer e, in quel momento, una giovane donna-guerriero lo pugnalò alla schiena, uccidendolo. La giovane venne identificata come “Walking Blanket Woman” conosciuta in seguito come Mary Crawler, ovvero Moving Robe Woman.
Sul cadavere di Custer non furono notate ferite da pugnale nella schiena e se l’episodio è avvenuto, si trattò di un altro ufficiale del 7° cavalleria.
Anche perché, durante la battaglia, nessuno riconobbe il “Boy General”.
Dopo il rientro dal Canada, Moving Robe visse nella riserva di Standing Rock dove morì nel 1936.
Si dice che avesse ventitrè anni alla battaglia di Little Big Horn, ma forse era nata nel 1854.
Altre donne indiane seguirono i combattimenti in prima persona e alcune parteciparono alla lotta, la più famosa di queste fu Buffalo-Calf-Road-Woman, donna-guerriero Cheyenne, che si era già distinta per un atto di coraggio, otto giorni prima, durante la battaglia di Rosebud contro la Colonna dei soldati di Crook.

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