Along the river, la frontiera spezzata


La copertina del libro – clicca per INGRANDIRE

New Mexico, 1905.
Due storie parallele che ad un certo punto si tingono di sangue, s’incrociano e proseguono verso un feroce destino.
Da un lato il dramma famigliare di Frank De Ville, malinconico sceriffo di uno sperduto villaggio di frontiera e dall’altro Timothy Suffolk, un cinico avvocato impegnato in una delicata trattativa con alcuni leader navajo. La posta in gioco è altissima: un immenso giacimento di oro e idrocarburi lungo il corso del fiume San Juan che cambierà per sempre la vita della tribù. Leggi il resto

Billy The Kid’s Grave

A cura di Omar Vicari


La bella copertina del libro

Non si contano i film e i libri sulla figura di questo desperado fuorilegge. Molti autori si sono sforzati di capirne il carattere.
William Bonney, alias Billy The Kid, al secolo Henry McCarty,era un novello Robin Hood che rubava ai grandi allevatori e donava ai suoi amici messicani, oppure era solo uno psicopatico che uccideva per il solo gusto di uccidere? Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 17

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


BUTCH CASSIDY, FILM DA QUATTRO OSCAR

Per George Roy Hill, quarantasettenne nativo di Minneapolis e regista di 8 film quando si accinge a dirigere il suo primo western, sembrano esservi fin dall’inizio tutte le premesse per realizzare qualcosa di importante. Gli attori prescelti sono Paul Newman (Butch Cassidy) Robert Redford (Sundance Kid) Katharine Ross (Etta Place) Ted Cassidy (Harvey Logan), il soggetto e la sceneggiatura sono del drammaturgo William Goldman, la colonna sonora del grande maestro Burt Bacharach con il quale pochi musicisti possono competere. Infatti escogiterà la popolarissima Raindrops Keep Falling on My Head destinata ad un successo mondiale. Leggi il resto

Farwest.it, vent’anni di frontiera nel web

A cura di Sergio Mura


Vent’anni di Farwest.it

Il 19 febbraio del 1997 un piccolo sito dedicato ai libri di storia del west veniva pubblicato presso un portale il cui nome, oggi sconosciuto, era Tripod.
Era il primo vagito di quello che nel tempo sarebbe diventato Farwest.it, l’attuale sito interamente dedicato alla storia del west e a tutto ciò che in qualche modo richiama la frontiera americana.
Sono passati vent’anni! Vent’anni!
Non è stata una semplice passeggiata perché se ci guardiamo intorno comprendiamo quanto sia facile avviare un sito in internet, anche il più bello e curato, e quanto sia facile abbandonarlo dopo un po’ di tempo. Leggi il resto

American Horse, uno scaltro capo Sioux

A cura di Paolo Scanabucci da un brano di Charles A. Eastman (Ohiyesa)

Cavallo Americano fu uno dei più scaltri capi Sioux ma non fu l’unico a portare questo nome. A raccontarci la sua storia è Charles A.Eastman, conosciuto anche Ohiyesa. Leggiamo dunque quanto scrive.
A portare il nome di Cavallo Americano fu prima un suo zio che perse la vita nella battaglia di Slim Buttes nel 1876. Cavallo Americano junior nacque poco prima che l’invasione delle terre dei Sioux da parte dei bianchi divenisse un problema serio ed i metodi dei colonizzatori aggressivi, e la sua prima età virile lo portò nel periodo più critico e difficile della nostra storia. Fu istruito da suo zio, poiché suo padre fu ucciso nella battaglia mentre entra ancora molto giovane. La banda di Cavallo Americano frequentava un luogo di smercio di beni vari e i suoi membri di conseguenza erano amichevoli con i bianchi, politica questa seguita da vicino dal loro capo. Quando nacque, il suo vecchio nonno disse: “Portatelo fuori al sole! Lasciatelo chiedere al suo progenitore, il Sole, il sangue caldo di un guerriero!” Ed egli ebbe sangue caldo”. Leggi il resto

Ciao Pier Aldo!

Pier Aldo, Goya
Un tremendo schianto nella sera di ieri ci ha portato via Pier Aldo Martinelli, Goyathly per tutti noi della famiglia di Farwest.it.
Sopratutto l’ha portato via ai suoi cari e familiari.
Era stato con noi, Goya, fin dall’alba del nostro vecchio forum, ormai quasi vent’anni fa… Garbato, ma deciso, forte e sempre dalla parte dei deboli, dei senza voce e dunque dalla parte degli indiani. Lo ricordiamo assai bene tutti noi che allora c’eravamo. Per la scelta del suo nick-name nel forum aveva deciso di prendere spunto da un grandissimo guerriero del popolo Apache, Geronimo che dai suoi era appunto chiamato Goyathly dalla sua gente.
Amava gli Apache di cui conosceva davvero tantissimo e amava tutta la storia del west, anche se il suo cuore batteva indubitabilmente per quegli indiani che lui vedeva come oppressi e che la storia stessa ci ha fatto capire che erano davvero oppressi. Leggi il resto

Gli indiani e le comunicazioni


I segnali di fumo

Apparivano dal nulla e si trovavano di fronte, senza sapere altro che le proprie intenzioni nei confronti dell’altro. E spesso non parlavano la stessa lingua. Gli indiani avevano bisogno di comunicare, di farsi capire da chi non apparteneva alla stessa banda o alla stessa tribù. Un incontro casuale lungo una pista o in una foresta poteva anche finire in tragedia se non si chiarivano gli intenti velocemente.
Ogni tribù parlava la propria lingua che poteva essere compresa solo dai membri di quella tribù. Leggi il resto

Gli oscar del cinema western – 16

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


IL MUCCHIO SELVAGGIO

Sam Peckinpah si era dimostrato rivoluzionario e contestatore fin dagli esordi, mettendosi spesso in urto con produttori e attori. La sua visione del western prende spunto da una base classica per evolvere in maniera originale quanto imprevedibile, ma i suoi lavori sono sempre ascrivibili al genere. La critica ne ha fatto spesso il proprio bersaglio, attaccandolo per le numerose scene intrise di violenza e crudeltà, accostandolo talvolta ai western di matrice italiana e spagnola, benché il legame appaia piuttosto debole. Leggi il resto

Along the River, la Frontiera Spezzata (presto il libro)

A cura di Sergio Mura

Carissimi amici della frontiera, devo comunicarvi delle nuovissime notizie e informazioni sul mondo che ruota intorno al romanzo western scritto dal nostro Giampaolo Galli per una delle raccolte di Farwest.it e divenuto poi progetto cinematografico con Franco Nero in qualità di attore principale.
Ebbene, il cortometraggio Along The River sta concludendo proprio in questi giorni il percorso nel circuito dei festival cinematografici iniziato un anno fa. Leggi il resto

15 ottobre 1880, Victorio ucciso a Tres Castillos

A cura di Patrizia Ines Roggero


La storia dei Nativi Americani è segnata da guerre, esodi verso terre spesso lontane da quelle natie e fughe dai confini delle riserve. Nemmeno gli Apache Mimbreño di Victorio, ne sono stati risparmiati. Ma chi era questo condottiero?
Probabilmente nato nel 1825 con il nome di Bidu-ya, Beduiat, è conosciuto come Victorio “Il Lupo degli Apache”. Una leggenda narra che fosse di origine messicana, rapito dal Rancho del Carmen e allevato dagli Apache, ma non è così. Era un Mimbreño a tutti gli effetti, così come sua sorella Lozen “Dextrous Horse Thief”, guerriera e profetessa, che Victorio stesso definì “Forte come un uomo, più coraggiosa degli altri. È la mia mano destra. È lo scudo del mio popolo.” Leggi il resto