Jose Chavez y Chavez, hombre muy malo

Jose Chavez y Chavez
Jose Chavez y Chavez (1851-1924) è stato uno dei peggiori fuorilegge del New Mexico. Di lui si dice che abbia avuto origini messicane-americane e native americane. Di certo sappiamo che nacque nel 1851 a Valencia County nel New Mexico. E di certo sappiamo anche che Jose incarna abbastanza bene il miscuglio tra legge e fuorilegge che spesso si poteva rintracciare nel vecchio west americano.
Chavez y Chavez entrò a far parte della folta schiera di fuorilegge del west americano quando era ancora relativamente giovane, unendosi al gruppo di banditi di Billy the Kid.
Fu anche uno dei pochi indiani (o mezzosangue) a diventare un bandito; era orgoglioso di avere origini indiane e faceva vanto di rispettare la sua cultura e le credenze del suo popolo. Leggi il resto

Il grande libro del west americano

A cura di Sergio Mura

Prendete il west della leggenda, quello degli indiani, dei pionieri, dei trapper, delle giacche blu, delle grandi ed epiche battaglie e miscelatelo con la storia, quella vera, fatta di grandi sacrifici, violenza, sangue e semplice quotidianità. Ecco che avrete tra le mani questo magnifico, nuovo libro sul mondo del west: “Il grande libro del west americano”.
Attenzione a non farvi trarre in inganno! Non siamo davanti ad un’enciclopedia sul west, gli indiani e la guerra civile…
Siamo piuttosto al cospetto di un’idea geniale che indica un’altra delle possibili vie per portare il west a casa degli appassionati e magari tra le mani delle nuove generazioni che si nutrono di ben altre storie.
In questo libro si uniscono e si dividono in un continuo procedere attraverso le pagine il reale e l’immaginario, i racconti e le cronache, le testimonianze e la rappresentazione di un mondo tanto affascinante quanto ancora parzialmente sconosciuto. Leggi il resto

Foto del Wild West Show di Buffalo Bill

Un grazie a Hin Tamaheca e a Wikipedia

La storia del Wild West Show nasce nel 1873. Si dice che quell’anno Ned Buntline, un famoso scrittore che aveva dedicato a Buffalo Bill diversi racconti che narravano le sue – anche improbabili – gesta, gli chiese di interpretare una versione teatrale delle sue storie. Buffalo Bill non si fece pregare e accettò di fare l’attore per undici stagioni consecutive. Nel 1883 creò il Buffalo Bill Wild West Show, uno spettacolo circense in cui venivano ricreate rappresentazioni western, fra cui la battaglia di Little Bighorn, dove perse la vita il Generale Custer. Fra i protagonisti dello spettacolo, a cui partecipavano veri cowboy e pellerossa, ci furono il leggendario capo Sioux Toro Seduto, Calamity Jane e Wild Bill Hickock. Fu un successo negli Stati Uniti ed in Europa per più di vent’anni e fu una delle attrazioni principali a Londra durante il Giubileo d’Oro della Regina Vittoria nel 1889 e all’Esposizione Mondiale di Chicago del 1893. Leggi il resto

Gli scenari del cinema western

A cura di Domenico Rizzi

Monument Valley: ciak si gira!
Il western italiano ci ha abituati per molti anni – salvo rari casi – all’ambientazione delle proprie storie in paesaggi assolati e brulli, dove spesso l’aridità del paesaggio procede di pari passo con quella degli uomini che vi abitano. Ma quasi sempre la scelta venne indotta dall’impossibilità di trasferire un’intera troupe oltre oceano, con i costi che si possono immaginare. Per questo, banditi, pistoleri e bounty killer si muovono sullo sfondo di prati e colline dell’hinterland laziale, qualche volta a pochi passi da Roma, almeno fino al momento in cui la maggior parte dei produttori non optò decisamente per l’Andalusia spagnola, i cui contorni possono rammentare le desertiche solitudini del New Mexico, dell’Arizona o del Messico. Chi ne aveva la possibilità – per esempio Sergio Leone allorchè si mise a girare “C’era una volta il West” nella Monument Valley – si convinse a sciacquare i propri panni, per usare una metafora, lungo le rive del fiume Colorado. Leggi il resto

Un cuore Apache

A cura di Josephine Basile

Partendo da Ciudad Anáhuac (Nuevo Leon) e dirigendosi verso sud-est, dopo circa 70 chilometri si giunge in un vecchio e sperduto villaggio fantasma, situato nel municipio di Guerrero (Taumalipas) e conosciuto come San Rafael de las Tortillas.
Las Tortillas dorme sotto il sole cocente da secoli, cullato tra mesquitales e terre incolte di bassi cespugli. Per le strade rovinate del piccolo pueblo si respira ancora il soprassalto e la paura dei suoi antichi abitanti, quando questa zona fu passaggio di banditi, apaches e comanches, che colpirono gli antichi Neoleonenses e Tamaulipecos di queste terre fino a Zuazua, Santo Domingo e Santa Catarina. Le case sono di adobe e pietra, e le loro grosse pareti hanno porte e finestre di grezzo mesquite; sono vere fortezze, con tanto di feritoie nei quattro punti cardinali, che ci fanno rivivere la difesa di ogni casa, quando il bandito, il guerrigliero e l’indio barbaro attaccavano il villaggio. Leggi il resto

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