Skagway e la morte di Soapy Smith

A cura di Cesare Bracchi
Soapy Smith a cavallo a Skagway attende l’inizio di una parta
Oggi Skagway è una cittadina che vive soprattutto, se non esclusivamente, di turismo.
E’ raggiungibile via terra da Whitehorse, nello Yukon canadese, con la quale è collegata anche attraverso la storica ferrovia del White Pass & Yukon Route, tuttora attiva. E’ il terminale della linea di traghetti della Alaska Marine Highway che percorre il famoso “Inside Passage”. Ma è soprattutto porto di attracco per le numerosissime navi da crociera che, da maggio a settembre, scaricano centinaia di turisti ogni giorno per una visita di qualche ora, prima di riprendere la navigazione. Leggi il resto

A Camposecco ritornano i grandi protagonisti del “western all’italiana”!


Enzo G. Castellari, Massimo Vanni, Francesco Romano e Gianpaolo Gentile
L’altopiano di Camposecco, situato nel Parco dei Monti Simbruini, è stato per anni location di numerosi “western all’italiana” o “spaghetti western”. La rivalutazione di quel territorio nasce dalla passione di Alberto Corridori nei confronti del western e della coppia Bud Spencer e Terence Hill, in quanto Camposecco ha fatto da scenario ad uno storico film della coppia: “Lo chiamavano Trinità” e anche per alcune scene del suo sequel “Continuavano a chiamarlo Trinità”. Corridori cosi decide di aprire un gruppo Facebook denominato “Camposecco Far West”, iniziando a far interagire numerosi appassionati del genere, ma soprattutto attirando l’attenzione degli addetti ai lavori dell’epoca. Leggi il resto

Billy The Kid e Pat Garrett insieme… in una fotografia

A cura di Sergio Mura

Billy the Kid, Pat Garrett e altri amici
Billy The Kid e Pat Garrett uniti da una fotografia? Parrebbe proprio di sì, almeno stando a quanto si attesta nel mondo degli studiosi e appassionati di storia del west americani prima di tutto, ma anche di tutto il resto del mondo, noi compresi.
La fotografia in questione è quella con cui apriamo questo articolo e non appare in alcun modo effetto di fotoritocco!
L’uomo che se l’è ritrovata tra le mani, un tale Frank Abrams, non aveva assolutamente idea di aver messo le mani su un preziosissimo pezzo di storia quando ha comprato una vecchia e sgranata foto del XIX secolo per la ben misera cifra di 10 $ in un mercato delle pulci del North Carolina. Leggi il resto

Alla ricerca dei luoghi di Toro Seduto

A cura di Sergio Mura da un lavoro del caro amico Bill Markley

Toro Seduto ha impegnato l’intera sua vita nel tentativo di preservare intatto lo stile di vita del suo popolo per come l’aveva ereditato dai suoi avi e nella difesa delle terre dei Lakota Sioux. Apparteneva alla tribù Hunkpapa del popolo Lakota, a sua volta parte integrante dei Sioux. Il suo nome originario, Tatanka Iyotake – tradotto come Toro Seduto nella nostra lingua – significa più precisamente “bisonte maschio testardo che siederà sulle zampe posteriori e combatterà fino alla morte”. Leggi il resto

Il messaggio segreto nell’orologio di Lincoln


Il mistero sembra risolto una volta per tutte: l’orologio da taschino appartenuto al presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln contiene veramente un messaggio celato all’interno dall’orologiaio che lo riparò nel 1861. L’hanno appurato i curatori dello Smithsonian Museum.
La storia circolava da anni. Come spiega il quotidiano statunitense The New York Times la storia circolava da anni nella famiglia di Jonathan Dillon, l’orologiaio in questione, senza che fosse mai stata fatta una verifica: finché uno degli ultimi discendenti non ha scoperto un articolo del 1906 in cui lo stesso Jonathan, allora 84enne, raccontava il fatto. Leggi il resto

La scienza nei duelli del far-west

A cura di Luca Barbieri

Un duello
Nominare il fisico danese Niels Bohr in un articolo sul Far West è un esercizio acrobatico non indifferente, e farlo poi con senno e criterio e non a caso, come se fosse un qualunque immigrato europeo fortunosamente diventato ad esempio Marshal di Fort Worth, ha un che di miracoloso. Ma tutto ha una spiegazione, e ora vedremo quale.
Mentre studiavo sui banchi del Liceo le teorie di Niels Henrik David Bohr, fisico e matematico danese, nobel nel 1922 (un solo nobel pare anche poco per così tanti nomi tutti insieme…), mai più me lo sarei immaginato chiuso in un laboratorio scandinavo a inscenare finti duelli con i suoi seri e compassati colleghi; ma le cose andarono proprio così. Leggi il resto

Il rodeo

A cura di Lorenzo Barruscotto

Earl Thode su Polly in un rodeo a Sheridan (Wyoming)
Che cos’è il Rodeo? C’è chi crede che ormai sia solo uno sport utile quanto il latino, una specie di “attività morente” che viene riesumata solamente come intrattenimento per turisti, per quei “piedidolci” di città che vogliono percepire l’emozione del vecchio West in una gita o durante una vacanza “avventurosa” oppure che al massimo sia un fenomeno di folklore per chi è “fissato con i cavalli e le americanate”. Niente di più lontano dalla verità, fortunatamente. Leggi il resto

La fotografia di Cavallo Pazzo

A cura di Maurizio Biagini
La storia è rimbalzata dalle pagine della Gazette della città di Billings, stato del Montana, per approdare alla rete sul sito ufficiale del Parco Nazionale del Little Bighorn.
La vicenda prende spunto da un fatto di cronaca locale e si riallaccia alla ben nota polemica sull’autenticità di una foto che recentemente alcuni studiosi hanno attribuito a Cavallo Pazzo.
Come tutti gli appassionati della storia del west sanno, non esistono immagini ufficiali del grande leader militare Lakota, caso molto raro tra i grandi uomini delle tribù native, che in un modo o nell’altro hanno sempre lasciato alla storia traccia dei loro volti. Leggi il resto

Il destino della famiglia di Wyatt Earp

A cura di Omar Vicari

I fratelli Earp
Nelle prime ore di una mattina di gennaio del 1929 un vecchio di 81 anni moriva serenamente nel sonno nella sua casa di Los Angeles. La notizia di per se non fece molto scalpore visti i problemi di quegli anni in America relativi al crollo della borsa e alla conseguente crisi economica. Ma quell’uomo che cinquant’anni prima era stato il protagonista, in una sperduta città dell’Arizona, della più famosa sparatoria della storia del west, era destinato a diventare una leggenda indelebile nel panorama americano. Leggi il resto

I miei giorni nel west

A cura di Omar Vicari

Omar Vicari davanti al saloon del giudice Roy Bean
Mi capita spesso di parlare con persone a proposito degli Stati Uniti e quando vedo i loro occhi brillare perché entusiasti di New York o di Boston, io chiedo: ma avete mai visitato il West, le immense pianure e montagne al di la del fiume Missouri? No, mi rispondono. Allora io dico che non avete visto la vera America, quella dei grandi parchi come lo Yellowstone, ma anche quella dei pionieri, delle città del bestiame come Dodge City o Abilene, oggi fiorenti, ma che una volta erano soltanto agglomerati di saloon e quartieri a luci rosse dove le pistole dettavano legge. Leggi il resto

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